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Una cartolina per Peppino Motta
La tettoia in Piazza San Michele



La tettoia in Piazza San Michele - 1901

Questa cartolina ha un legame particolare con Peppino Motta. E' una cartolina che avrebbe desiderato vedere ma non fu possibile.
Da un po' di tempo, come sapete, su Arengario espongo  alcune cartoline di Monza con una storiella di accompagnamento. Storielle libere che nascono dalla cartolina e spesso vanno per conto loro, anche se sempre cercano di toccare una memoria della Città.
Quando misi sul sito la cartolina di Piazza San Michele (San Michele – fine Ottocento), Peppino mi scrisse, colpito dalla vecchia cartolina di Monza, come aveva fatto anche per altre, e cercò di sapere da me cosa esattamente fosse la tettoia e il filare di alberi che comparivano in fondo alla piazza, davanti alla attuale Banca Popolare. Gli dissi che avrei approfondito.
Poi venne il peggio.
Soltanto in seguito trovai un'altra bella cartolina di questa parte della Piazza San Michele, quasi un ingrandimento, come chiedeva Peppino. Mi è sempre spiaciuto di questo ritardo del destino e di una cartolina attesa ma mai da lui vista.






Giuseppe Motta

Giuseppe Motta
foto Fabrizio Radaelli

La mando ora, in ricordo di Peppino, che sicuramente la starà vedendo dicendo la sua e prendendoci in giro.
La cartolina è viaggiata, come l'altra, a cavallo dell'inizio del secolo scorso (sembra 1901). E' vista però di fianco, rapportata allo spazio di oggi, da un osservatore che sta all'angolo del municipio .
Sulla cartolina della Piazza San Michele, oggi Carducci, brutalizzata sin dagli anni Trenta con marciapiedi spartitraffico e di delimitazione del parcheggio, con filari di incongruenti essenze del tutto estranee al paesaggio, con la costruzione del Municipio, la demolizione di San Michele, ho avuto riscontro di persone che mi hanno scritto e telefonato. Un signore novantenne in particolare mi aveva cercato a casa, per telefono. Suo nipote gli aveva mostrato sul computer la vecchia cartolina. Mi raccontò emozionato quando da bambino, prima della costruzione del Municipio, il nonno lo portava in questa piazza per giocare al Lotto.
Molto bello l'insieme della cartolina e i particolari. Dietro spunta il piccolo campanile e il complesso di San Michele, chiesa che fu poi distrutta con l'apertura della nuova via Crispi. Compare la grande tettoia di bel disegno che serviva a più usi, il piccolo mercato con ombrelloni ed una bancarella con tenda. Di fianco, una signora ed un ragazzo passeggiano e a sinistra un imponente vetturino, con tanto di papillon e carrozza col cavallo bianco, aspetta i clienti. Dietro si intravede il filare potato di tigli. Filare che probabilmente segna ancora il tracciato della roggia che lì passava.
Non è la sola piazza brutalizzata, pensiamo a piazza Trento e Trieste, ridotta, qualche anno fa al peggio del peggio, non solo a parcheggio ma con tanto di sbarre e baracchetti prefabbricati. Meno male che col concorso ed i lavori ripresi per il parcheggio sotterraneo tutto ciò è stato spazzato via e la piazza ritornerà a rivivere per i pedoni.
La casa a sinistra sul fondo è quella che ancora fortunatamente c'è. Sempre a sinistra, in basso nell'angolo, quasi una decorazione di cornice della Cartolina, una bambina di spalle con tanto di colletto d'epoca e cappellino.
Il Signor Giovanni scrive a Maria… “Un ricordo, un pensiero, una testimonianza della Città”.

Piazza Carducci - 1941

Aggiungo anche una cartolina del  '41, dove già la piazza appare più o meno nello stato attuale.
Mi spiace che Peppino non l'abbia potuta vedere a risposta del quesito che mi aveva posto. Lo farà ora e gliela mando, sicuro che arriverà. Ciao Peppino

Alfredo Viganò


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  22 gennaio 2007