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Il Ristorante Belvedere con Alloggio



Il Ristorante Belvedere con Alloggio

Oggi una cartolina di tutto riposo dato che ci avviciniamo a Natale e un pranzetto fuori porta è un piacere. Un ristorante d'epoca, della prima metà del secolo scorso, fa bella mostra di se con più vedutine. La cartolina è un po' malandata e non è viaggiata. Peccato.
“Ristorante Belvedere” dice in grande la scritta della cartolina, e continua senza alcuna falsa modestia “Il più bel ritrovo famigliare di MONZA“. Sotto in caratteri un poco più piccoli si precisa che il ristorante offre anche “Alloggio, Pensioni, Salone per Sponsali“; ancora sotto ma con scritta più evidente si indica la città e l'indirizzo: “MONZA, via L. Manara, 14”. L'indicazione ripetuta di Monza ci dice che il ristorante-albergo era volto anche ad una clientela di fuori città..

Abbiamo già presentato altre cartoline di alberghi, ristoranti e negozi. Questa si compone di più “vedutine”. Nella prima ci viene mostrato il tradizionale ingresso con due pilastri dove il normale sovrastante vaso fiorito è stato spostato sulle murature laterali per lasciare posto all'impianto ad arco (probabilmente in lamiera) dell'insegna con in grande “ BELVEDERE”.  In bella posa il proprietario, con la madre e il figlioletto. Le signore hanno i tradizionali vestiti lunghi e neri sino alle caviglie. Lui ha un sorriso di grande soddisfazione, probabilmente gli affari andavano bene con la crescente industrializzazione della Città e un gran va e vieni.
Dietro si vede l'angolo dell'edificio a due piani  e si intuisce che il ristorante è dotato di un bel giardino.
La seconda vedutina mostra la famiglia dei proprietari, o meglio, penso, il figlio e la madre, lui in piedi con camicia e gilè e lei seduta in bella posa. Al centro una composizione di giardino che contiene quella che mi pare possa essere una figura giovanile di Bacco. Non penso di sbagliarmi dicendo che non si tratta di una statuetta, ma probabilmente del figlio del proprietario, magari durante un carnevale o composto per l'occasione della foto.
La terza mostra il giardino, davvero bello, con sullo sfondo l'ingresso del ristorante e mentre il proprietario e sua moglie  servono una bevanda ad una coppia seduta ai tavolini all'aperto.
La quarta vedutine è molto significativa se attentamente letta. E' il lato Est del giardino e confina con la ferrovia per Como in trincea. Si vedono tavoli e panche tra le piante con sullo sfondo un cancelletto che probabilmente dava nell'orto retrostante o su un sentiero lungo la ferrovia, la madre in piedi e in posa,. Molto chiaramente si vede la trincea della ferrovia ed i binari sottostanti  con la protezione di una balaustra e in fondo il ponte sul viale della Villa oggi Cesare Battisti.

verso cartolina

La cartolina ha anche un retro significativo. Infatti compare una mappa approssimativa di una parte della Città o meglio uno stradario con evidenziato in grande e nero il Ristorante Belvedere, La Villa Reale e la Stazione ferroviaria e più in piccolo l'Arengario. Insomma la cartina ci dice con chiarezza che il Ristorante è in buona posizione e, oltre alle strade viene segnalata la ferrovia anche se in modo errato e spostato all'incrocio di via Manara con via Sirtori. I nomi delle strade sono come quelli attuali. 

La cartolina è stata studiata per dare informazioni essenziali per valorizzare il ristorante e albergo. L'informazione importante e tranquillizzante è che il posto è per famiglie e sposalizi, che c'è un bel giardino, che è facilmente accessibile con ogni mezzo, e non è distante né dalla Villa né dalla stazione e dal centro.
Il ristorante doveva farsi conoscere dato che il centro di Monza era ricco di ristoranti e alberghi, anche attorno al Parco e la concorrenza non doveva essere poca (si vedano in particolare la cartolina sul Teatro in piazza Trento e Trieste e quella sull'Hotel del Parco).

planimetria

Catasto lombardo-veneto del 1857. si noti l'edificio lungo strada all'incrocio con la ferrovia , il grande Viale della Villa e quello verso Milano, col Rondò e sopra la Villa Raimondi che poi diventerà Villa Belvedere e la Stazione del Re a forma di croce

Ho cercato sulle mappe storiche, un edificio compare in quella posizione nel Catasto lombardo-veneto del 1857 dove si nota già la presenza della ferrovia Milano-Como, il Grande viale della Villa  e anche la “Stazione del Re” come ancora oggi compare a ridosso del ponte del viale che supera la ferrovia. Non compaiono toponimi riconducibili a “Belvedere”. Vi sono due edifici contigui che danno sulla Strada comunale detta di Muggiò (oggi Manara). Sulla destra, dopo una Cassina, le prime case di ingresso al Borgo di San Biagio da dove parte anche la strada per Lissone (oggi….). Sulla sinistra l'arrivo della strada al Rondò dei Pini dove vi è già un gruppo di case a nord denominato Cassina Rondò. E una a sud denominata Cassina Consolazione. Dal Rondò, oltre alla strada che continua per Muggiò, parte anche la grande strada reale per Milano ( Oggi Viale Lombardia). Tutti i grandi Viali appaiono ancora spogli da edificazione e in contesto continuo agricolo. Non vi è una grande differenza edilizia col catasto cessato del 1901 ( se paragonato ai tempi nostri) che qui non riporto, ma compare nel territorio ancora prevalentemente agricolo, il Canale Villoresi ( anno 1890) e, cosa che mi pare giusto rilevare, l'insediamento industriale che oggi chiamiamo Ex Colombo tra il Canale e il Rondò. Area ormai dismessa da molti anni e su cui si discute un intervento di riqualificazione che spero tenga conto dei valori economici della Città e del suo ruolo, come detta il Piano Urbanistico vigente, in quella posizione che sarebbe un peccato e un danno alla Città trasformare semplicemente in residenziale.. Compare anche, oltre il grande Viale per la Villa Reale, un complesso importante che è la Villa Belvedere, un tempo, vedo nella mappa della metà dell'800, Villa Raimondi.. Chissà, forse il ristorante prese da qui  il suo nome o vi era un legame originario di appartenenza o altro. Certo il ristorante presentava solo una vista generale di paesaggio sui campi, anche perché la ferrovia era in trincea e sottopassava il grande viale e via Manara stessa. Ferrovia interrata, per evidenti ragioni paesaggistiche (Villa Reale e grande viale panoramico oggi “finito” da un albergo dopo il Rondò) più che di pendenza del suolo. Altri tempi e altre attenzioni.

google earth

Ho voluto leggere pedantemente una piccola cartolina di un ristorante di Monza della prima metà del secolo scorso per dire come si possono trarre stimoli e informazioni particolari e generali, di storia e di territorio, e la mia piccola passione nasce da qui. Il bello che ogni stimolo può essere approfondito. Non metto la mappa attuale ma la foto aerea che dà l'esatta visione della espansione edilizia della Città e del consumo di suolo originariamente agricolo. Risorsa e problema oggi non certo indifferente. Si sono salvati solo alcuni parchi legati a ville storiche, oltre naturalmente al grande Parco della Villa Reale e ancora, in zona e in buona misura,  la parte protetta dal Villoresi e che già il vecchio Piano Piccinato vincolava e a cui ha posto attenzione di tutela anche il Piano vigente.

Alfredo Viganò



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