Villa Mirabellino - 1919
Ma da Villa Mirabello, come si fa a non arrivare alla povera, diroccata Villa Mirabellino (unica proprietà demaniale nel Parco), tanto più che è stato ripristinato l'originario viale dei Carpini che collega le due ville; i carpini sono ancora giovani, ma cresceranno. Le due ville formano un elegante sistema paesaggistico con gli edifici che si guardano e disegnano prospetticamente, uno in riferimento all'altro, il traguardo visivo del viale posto sul piano del terrazzamento alto sul fiume, il Mirabello sulla costa inferiore ed il Mirabellino su quella superiore.
Fu il cardinale Angelo Maria Durini, come si è già detto nella precedente cartolina, a volere il completamento di questo relazionato sistema tra le due Ville e che fece costruire, alla fine del '700, il "Mirabellino", già nel nome quasi la continuazione del più antico complesso del '600. Villa Mirabellino ripropone la tipica pianta ad "U" del Mirabello, sempre volta a ovest come sarà anche la grande Villa imperiale. La geometria del complesso è solidale con il Mirabello e pertanto inclinato ed appoggiato al viale centrale nord-sud del Parco che è ruotato rispetto al viale Cavriga. Mentre le Ville dei Durini sono del tutto esterne ed indifferenti al paesaggio urbano di Monza, la Villa imperiale invece configura, anche per le dimensioni e ruolo politico-rappresentativo, un rapporto con la Città ed il Territorio, sia con la formazione dei giardini esterni (i Boschetti) che con il grande viale di accesso esterno alla Città (oggi viale Cesare Battisti).
Il progetto fu di Giuliano Gallori, realizzato nel 1776, poco prima dell'inizio dei lavori della Villa imperiale e quando ancora non si pensava al grande Parco del vicerè Eugenio Napoleone. L'architettura era un po' di maniera (barocchetto teresiano) e ci appare oggi modificata con interventi successivi ed aggiunte dell'800.
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stampa di Gaspare Galliari - 1808 |
Il Mirabellino è anche conosciuto come villa Augusta o villa Amalia, dal nome della sposa di Eugenio, che qui soggiornava quando usciva dalla capitale del Regno.
La cartolina ritrae la vista della Villa dalla parte del Mirabello e mostra l'aggiunta ottocentesca sulla facciata centrale. La neve, accatastata ai bordi del viale sterrato che arriva dal Mirabello, è al termine del disgelo e il giardino originario è trasformato in frutteto. Una signora Lia, nel
1919, scrive al sig. Pietro in un paese vicino a Piacenza facendo anche gli auguri di fine anno.
Allego la mappa del Parco del 1845 tratta da un articolo che scrissi anni fa nei "Quaderni del Parco" e dove evidenziavo alcuni rapporti paesaggisti tra Villa, Parco, Città e Territorio.
Allego anche la bella stampa di Gaspare Galliari del 1808 dedicata alla Serenissima Principessa Augusta Amalia di Baviera, che ritrae Eugenio che passeggia con Amalia, accompagnato dal seguito, con alle spalle il Mirabellino prima degli interventi e aggiunte dell'800 e, nel paesaggio, un Resegone un po' stilizzato.
Alfredo Viganò
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Villa Mirabellino oggi - foto Fr.I. - l'Arengario |
28 maggio 2005
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