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Due + due fa quattro
Quattro casi importanti per l'urbanistica della citta': Piazza Trento e Trieste; Piano Attuativo di via Mazzucotelli; Piano di Lottizzazione della Cascinazza, Salvaguardia del Piano Regolatore 2002.
NDR avevamo ricevuto questa nota tecnico-politica dell'assessore Alfredo Viganò che siamo stati autorizzati a pubblicare.


TRENTO E TRIESTE E MAZZUCOTELLI
Come ho già detto ad alcuni l'altro giorno, alla favorevole ordinanza del Consiglio di Stato sul Piano Attuativo di via Mazzucotelli ( che prevede anche interventi significativi di edilizia convenzionata ed in affitto di 33 alloggi), si era aggiunta quella del TAR su Piazza Trento e Trieste. Il 7/10 vi è stata l'adunanza del Consiglio di Stato su altri due importanti casi di Monza:

LA CASCINAZZA
Uno riguardava la Cascinazza ( vi era stata la sospensione- diniego del Piano di Lottizzazione di 380.000 mc  presentato dalla proprietà, un ricorso del privato con ordinanza del TAR di sospensione dell'atto del Comune, il conseguente appello della Amministrazione Comunale che riteneva corretta la procedura seguita). Ora il Consiglio di Stato accoglie l'appello del Comune dicendo :  “Ritenuto nella fattispecie in esame, in base ad una comparazione degli interessi contrapposti, risulti comunque prevalente l'interesse pubblico alla non compromissione della situazione urbanistica esistente;  … Accoglie l'appello /ricorso n…..) e, per l'effetto, in irforma della ordinanza impugnata, respinge l'istanza cautelare proposta in primo grado.
La presente ordinanza….

Quindi in attesa di sentenza definitiva non si da luogo a procedere al Piano di Lottizzazione della Cascinazza.

LA SALVAGURDIA DEL PRG 2002
Il Secondo riguardava un ricorso al TAR da parte di un privato a cui era stata sospeso il permesso di costruire perché in contrasto col PRG 2002 in salvaguardia ( salvaguardia significa che tra il Piano Vigente del 1971 e quello del 2002 adottato si verificano in generale i limiti più restrittivi nella attuazione di interventi edilizi) .
Anche in questo caso il TAR sospendeva il provvedimento del Comune e anzi dichiarava che il Piano Regolatore 2002 era “Caducato” e quindi non si applicava la salvaguardia. Il Comune si appellava al Consiglio di Stato. La cosa è ancor più emblematica dato che il TAR in una seduta del 12 luglio dichiarava il Piano caducato e in un'altra seduta del 7 settembre, per altro ricorso del privato, dichiarava invece il Piano non caducato ( la stessa sezione del TAR ma con diversa presidenza e collegio) Comunque, anche in questo caso il Consiglio di Stato  ha accolto l'appello della Amministrazione comunale e dice:  Considerato che, contrariamente  quanto rilevato dal primo giudice, la variante in questione non è stata caducata;
Ritenuto altresì, che non ricorrono i presupposti per la sospensione del provvedimento originariamente impugnato;…. Accoglie l'appello ( ricorso n….) e, per l'effetto, in riforma dell'ordinanza impugnata, respinge l'istanza proposta in primo grado.
La presente ordinanza….

Quindi allo stato attuale è pienamente ripristinata la salvaguardia come sostenuto dalla Amministrazione comunale.

QUANTO SCRITTO DA “IL GIORNALE” E RIPRESO DA ALTRI.
Ho ripescato un articolo de Il Giornale del luglio 2005 dove l'articolista sosteneva il fallimento della politica urbanistica della giunta Faglia elencando quattro casi: Mazzucotelli, PL Cascinazza, Piazza Trento e Trieste, Salvaguardia PRG 2002 dicendo che l'Amministrazione Comunale aveva sbagliato tutto ed aveva torto e perso su tutto. La proprietà della Cascinazza dichiarava nell'articolo e sul giornale di sua proprietà  che finalmente la giustizia faceva il suo corso. La stessa proprietà che sul Corriere del dicembre del 2004 dichiarava che dopo il Piano Regolatore licenziato dalla Giunta nessuna operazione urbanistica sarebbe andata in porto.
Bene ciò non si è avverato in nessuno dei casi elencati dal Giornale. Se era un fallimento prima, ora mi sembra ragionevole dire che si sono raggiunti importanti obiettivi.
L'Esagono, nei giorni scorsi ha insinuato che il Comune stava per perdere o peggio che non si diceva cosa era successo. Niente di più tendenzioso e contraddetto da tutte e quattro le ordinanze.

IL QUINTO CASO CONSEGUENTE
Come conseguenza all'ordinanza sul Mazzucotelli, qualche giorno fa, la Giunta ha approvato, a seguito di avvenuta pubblicazione, il Piano Attuativo particolareggiato e convenzionato di via Marsala e relativo alla ex De Santis. Il Piano era stato messo in “sosta”  in attesa della Ordinanza del Consiglio di Stato che, come vi ho già informato,  ha accolto l'appello della Amministrazione avverso il ricorso di sospensiva di Consiglieri di minoranza e in primo grado accolto dal TAR.
Come altre volte sottolineato si tratta anche in questo caso di Piano Importante. L'intervento residenziale con una limitata quota terziaria prevede cessioni di aree e di immobili per opere pubbliche eseguite dal privato :  La sede della Vigilanza urbana e assessorato relativo ( Viene infatti risanato l'edificio di “archeologia industriale” che sino a pochi anni fa veniva utilizzato dalle “Entrate” ); Un Parcheggio sotterraneo comunale che sarà al servizio sia della vigilanza che del pubblico; Un Giardino Pubblico per il Quartiere;Parcheggi di sosta lungo la viabilità anche a completamento di esistenti;Percorsi ciclopedonali di attraversamento dell'area e dell'abitato.

Sia per il Mazzucotelli che per il De Santis, lo schema planivolumetrico e la delibera con le informazioni particolareggiate è, già da tempo, in Internet nella pagina  Comunale sotto Urbanistica Operativa .

Alfredo Viganò
 


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  12 ottobre 2005