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Piano della mobilità
La politica dei parcheggi
di Franco Isman


dimensioni e utenti dei parcheggi


Come abbiamo raccontato in un precedente articolo, nel piano urbano del traffico, e cioè nel progetto di primo intervento, l'unica dissuasione per il traffico privato ad accedere al centro è rappresentata dalla tassazione della sosta nell'intero centro storico e nella corona adiacente, con tariffe differenziate a seconda della distanza. A questo provvedimento si aggiunge la prevista eliminazione della sosta lungo le vie Dante e Volta per poter realizzare una corsia riservata agli autobus e una pista ciclabile.
Questi provvedimenti, giudicati “imprescindibili” per contenere almeno in parte la pressione del traffico dagli estensori del piano (e troppo timidi da chi scrive), hanno tuttavia scatenato le durissime reazioni dei soliti commercianti, con raccolte di firme e dichiarazioni di fuoco riportate con rilievo dalla stampa, Corriere della Sera compreso. Si ha l'impressione che la loro aspirazione sia quella di morire asfissiati nei propri negozi, circondati e sommersi dalle auto ferme in terza fila per un rapido acquisto, o quasi paralizzate nella disperata ricerca di un parcheggio, naturalmente nell'ombelico della città.

Nel piano della mobilità è prevista la realizzazione di un “sistema dei parcheggi in struttura”, e cioè interrati, che “dovrebbe consentire di recuperare innanzi tutto nel centro storico, ma anche nella corona attorno al centro, strade e piazze alla pedonalità, al trasporto pubblico, alla mobilità ciclabile, alla fluidificazione del traffico”, fatta naturalmente eccezione per determinate categorie di utenti quali portatori di handicap, fornitori per carico-scarico merci, pronto intervento.
Sono quindi previsti parcheggi interrati sotto piazza Trento e Trieste, sotto piazza Gianni Citterio (Re de sass) e nella zona tribunale - Carrobiolo che, assieme a quelli esistenti di via Pennati, via Gramsci e piazza Cambiaghi, verrebbero a coprire tutto il centro.
Questi parcheggi dovrebbero essere destinati ad alcune utenze particolari (Comune e Tribunale), alla vendita a privati residenti (previa verifica della domanda) ed alla sosta a rotazione: in piazza Trento e Trieste in particolare si prevedono 100 posti per il Comune, 90 per i residenti, 65 di sosta a lungo termine di non residenti, 65 di rotazione a 2-3 ore e 130 di rotazione veloce e cioè non superiore all'ora.

Nello stesso studio viene messo in evidenza come nel posteggio di via Gramsci, 300 metri da via Italia, 400 dall'Arengario, la massima occupazione risulti di 220 posti, con una capacità residua mai utilizzata di 130 posti ed in quello di piazza Cambiaghi (250 metri dal ponte dei Leoni) la massima occupazione sia di 182 posti con una capacità residua di 218.
Destinare al parcheggio a rotazione 65+130 posti in piazza Trento e Trieste significa perpetuare o addirittura incrementare le attuali code all'entrata dei parcheggi e la circolazione parassita nell'attesa che si liberi un posto nell'agognato ombelico della città, mentre non prevedere questo tipo di utilizzo significherebbe riempire i posteggi oggi sotto utilizzati di via Gramsci e piazza Cambiaghi, mantenendo la piena accessibilità al centro al prezzo soltanto di pochi passi a piedi, tra l'altro passando davanti ad altri negozi…

Franco Isman

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 30 aprile 2004