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Le righe bianche per terra
di JLV

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Si chiama segnaletica orizzontale, lo sappiamo.
Da un po' di tempo viene realizzata anche una riga vicino ai marciapiedi, evidentemente per rendere più visibile questo limite. Bene.
Più importante però delimitare la parte riservata ai pedoni dove non ci sono marciapiedi, e questo non viene sempre fatto; ma anche la zona riservata alle macchine in sosta, e questo non viene fatto quasi mai. Facciamo un esempio: viale Margherita di Savoia, di fianco ai Boschetti; la sosta è permessa da entrambi i lati ma non vi è alcuna riga per terra che la indichi e la delimiti. Risultato: è già accaduto che, a sera inoltrata, con un po' di nebbiolina, con una sola automobile rimasta della fila ininterrotta del giorno, una macchina sia andata a sbattere contro questo ostacolo non segnalato, con persone ferite.

Un altro discorso. L'impressione è che le righe sopravvivano per lo spazio di un inverno. E' un'impressione giusta o sbagliata?
Per l'esecuzione di questa segnaletica si faranno certamente delle gare di appalto e ci saranno dei capitolati: quali sono le garanzie richieste sulla qualità dei materiali, le modalità di applicazione (una mano sopra foglie e cicche, come viene fatto?), la durata?
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E quali sono le verifiche che vengono effettuate? In un lavoro di questo genere la qualità del materiale ha certamente l'incidenza minore sul costo complessivo e varrebbe la pena, altrettanto certamente, di spendere qualcosa di più per avere un lavoro fatto a regola d'arte e di durata maggiore.

JLV


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 7 novembre 2002