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CHIAREZZA SU FERITI E ARRESTI

Il ministero degli Esteri tedesco indaga sul comportamento della polizia italiana.
Londra annuncia verifiche, accuse anche dalla Spagna.

Il governo federale vuole vederci chiaro sulle brutalità e i maltrattamenti contro cittadini tedeschi cui, secondo molte testimonianze, la polizia italiana avrebbe fatto ricorso durante e dopo le dimostrazioni di Genova. Sei funzionari delle missioni diplomatiche di Berlino in Italia sono stati incaricati dal ministero degli Esteri di verificare i racconti, le condizioni e il trattamento ricevuto dai tedeschi, ricoverati o arrestati in seguito agli incidenti dello scorso fine settimana. Ma i dubbi sul comportamento delle forze dell'ordine italiane e sull'effettivo rispetto delle garanzie dei manifestanti non sono solo tedeschi. In Gran Bretagna i giovani fermati a Genova hanno raccontato di essere stati picchiati durante il blitz nella scuola, ma anche durante la successiva detenzione, e il ministro degli Esteri britannico Jack Straw, intervistato dalla Bbc, ha assicurato che sarà accertata la veridicità delle denunce. Accuse anche dalla Spagna: diversi cittadini iberici hanno raccontato di avere subito gravi violenze dalla polizia italiana e la rappresentanza consolare spagnola ha documentato il quadro clinico preoccupante di molti di loro.
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E in Gran Bretagna - dove i primi due reduci da Genova hanno denunciato un pestaggio in carcere - le critiche in Parlamento sono esplicite. Secondo il parlamentare Menzie Campbell, portavoce del partito liberal-democratico per gli affari esteri, «il governo britannico dovrebbe esprimere nel modo più fermo a quello italiano che l'Europa non è solo economia e commerci, ma anche standard e valori comuni. Impedire per quattro giorni l'accesso alle autorità consolari è una cosa che ci si potrebbe aspettare da dittature del Terzo Mondo».
corriere.it

IL DEPUTATO TEDESCO STROEBELE
«Chiederemo a Bruxelles una commissione d'inchiesta»

«Ho visto ragazzi con la testa spaccata e la paura ancora negli occhi. Ho sentito racconti da brividi. Faremo pressione sul Parlamento tedesco perché chieda una commissione internazionale d'inchiesta sui fatti di Genova. E porteremo questa proposta anche al Parlamento europeo».
Chi parla è Hans-Christian Stroebele, 62 anni, deputato tedesco dei Verdi che, a Berlino, sono nella coalizione di governo.
«Molti mi hanno pregato di mettermi in contatto con le famiglie perché a casa risultano scomparsi. Poi chiedono di dimostrare la verità, di osservare foto, filmati e sentire i racconti di chi può ricostruire com'è andata. Girando nelle carceri andrò a trovare anche Kirsten Wagenschein, la giornalista tedesca arrestata nella scuola Diaz. Anche lei, fino a poche ore fa, era una persona scomparsa».
corriere.it

Tute nere, la presidente della Provincia accusa le forze dell'ordine

«Le forze dell'ordine sapevano dove erano i Black bloc. Abbiamo avvertito noi personalmente Questura e Prefettura più volte per più giorni che a Quarto dormivano trecento Tute nere, che hanno fatto danni per ottocento milioni. Eppure né carabinieri né polizia sono intervenuti». La denuncia è del presidente della Provincia di Genova Marta Vincenzi che, insieme ai suoi assessori, racconta di avere tempestato di telefonate le forze dell'ordine, senza alcun risultato.
corriere.it

IL SECOLO XIX - DOSSIER
Infiltrati neonazisti?
«La presenza di violenti neonazisti infiltrati fra i manifestanti anti G8 e l'anagrafe degli arrivi dei Black bloc erano ben noti alla questura di Genova, con una approssimazione molto vicina ai numeri visti in piazza». Poco prima del summit l'Ufficio di gabinetto aveva stilato un documento riservato in cui fra l'altro si diceva «... in particolare, alcuni membri torinesi di Forza Nuova, costituirebbero un nucleo di 25-30 militanti fidati da infiltrare tra i gruppi delle cosiddette Tute Bianche allo scopo di nascondersi fra i manifestanti. Forza Nuova, in possesso di armi da taglio, avrebbe come obiettivo di colpire, in caso di incidenti, le forze dell'ordine screditando così l'area antagonista di sinistra.»
ilsecoloxix.it

La Quercia è rimasta ai blocchi, incapace di una sua iniziativa.

Un bilancio delle giornate genovesi? L'ex ministro Livia Turco non nasconde «la grande amarezza» per la latitanza della sinistra. «Si è evidenziata l'incapacità della sinistra, dei Ds, dell'Ulivo di fare politica sui grandi temi della lotta alla povertà e del governo mondiale. Avremmo dovuto fare come i sindacati, che sono stati capaci di costruire una loro iniziativa autonoma».
Affrontare i problemi della globalizzazione significa vivere oggi, ed avere un rapporto forte con il mondo giovanile, che mostra un forte senso di aggregazione in queste occasioni. Il brodo primordiale della antiglobalizzazione può rappresentare un futuro modo di essere in politica anche se ancora vi sono zone d'ombra costituite dalle frange violente infiltrate.
corriere.it

Diario lancia un appello a chi era a Genova.

«Vogliamo raccogliere in un numero speciale che uscirà nei primi giorni di agosto, il maggior numero possibile di fotografie e testimonianze dirette. Sarà un Diario davvero speciale.»


26 luglio