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SCUOLA
La riforma Moratti? Eccola qua.
a cura di Marco Valcamonica


Durante questi primi mesi di scuola abbiamo potuto assistere o talvolta partecipare a diverse manifestazioni. In tutta Italia centinaia di istituti stanno facendo autogestione o occupazione come da poco i nostri vicini ITIS e Ragioneria. Accanto alla protesta contro la guerra si sta attualmente affiancando un movimento di opposizione e polemica contro il testo di riforma della scuola, voluto dalla "ministra" Moratti e per il momento ancora a livello di bozza.
I mezzi d'informazione quali televisione e giornali ci stanno dando solo sommarie e vaghe notizie su quest'argomento e dunque vorremmo offrire a tutti la possibilità di capire qualcosa di questa riforma. Tutto ciò non ha minimamente intenzione di darvi giudizi faziosi o schierati, ma solo dati oggettivi destinati a essere liberamente giudicati dagli studenti secondo il proprio spirito critico.
In una scuola pronta ad essere radicalmente ristrutturata è giunto il momento da parte nostra di prender coscienza della situazione e di sviluppare un dibattito critico a riguardo.

  • DEVOLUZIONE. La scuola sarebbe sempre una e nazionale, ma verrebbe gestita dalle regioni; esse affiancherebbero un 20% di cultura regionale e locale ad un programma di studi per l'80% omogeneo e definito per tutto il territorio nazionale.
  • OBBLIGO. Si passa ad un obbligo formativo di 18 anni, ma con un doppio canale: o attraverso il sistema scolastico tradizionale (licei) o attraverso quello della formazione professionale (istituti). Entrambi i percorsi permettono di accedere all'università e dunque a un istruzione superiore.
  • SCUOLA DI BASE. Si riconferma la durata di 5 anni delle scuole elementari da cui si accede come di regola alla scuola medie (3 anni). La scuola secondaria verrà invece ridotta da 5 a 4 anni. Tra le conseguenze che questa ipotesi di lavoro determinerebbe, c'è quella dell'eccedenza dei docenti di almeno 40-50 mila unità.
  • FINANZIAMENTO ALLE SCUOLE PRIVATE. Non sono ancora state rese note le cifre di questo provvedimento. Si parla sommariamente di finanziare le scuole private con mezzi impliciti (buoni scuola) o espliciti per dare ad esse pari dignità di quelle pubbliche e per lasciar libero il cittadino di fare la propria scelta. Nella nuova finanziaria le risorse destinate alla scuola pubblica verranno ridimensionate a seconda di quelle destinate alle private e dunque ridotte.
  • RIFORMA DEGLI ORGANI COLLEGGIALI. Si pensa di diminuire la rappresentanza degli studenti nel Consiglio d'Istituto che diventerebbe un "Consiglio d'amministrazione". Inoltre verrebbero concessi maggiori poteri in campo esecutivo e decisionale ai Presidi.
  • ASSUNZIONE DI RUOLO DEI DOCENTI DI RELIGIONE. I docenti di religione, sull'abilitazione dei quali continuerà a decidere la Curia, passeranno di ruolo e avranno diritto ad una cattedra fissa.
  • ESAME DI STATO. La commissione d'esame sarà quasi interamente costituita da interni e probabilmente verrà reso facoltativo se non abolito il colloquio finale.

    Marco Valcamonica
    Rappresentante d'istituto del liceo scientifico "Banfi" di Vimercate



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      23 dicembre 2001