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SCUOLA - Mentre la Moratti organizza gli "Stati generali dell'Istruzione"  
      due scritti di Bruno Gambardella e Marino Bocchi
Denuncia il prof !
Il testo seguente, a firma Bruno Gambardella, sta girando in rete, accompagnato dalla seguente raccomandazione: "Ti prego di leggere attentamente questa email e di farla girare: è importantissimo. Per la tua libertà."

La notizia è di quelle che non si possono tralasciare: domenica 4 novembre il quotidiano di Bologna, Il Resto del Carlino, ha pubblicato col debito risalto la notizia che il locale responsabile di Forza Italia, Garagnani, incredulo e contrariato, alla notizia che nelle scuole superiori si "parli male" di Berlusconi e del suo governo, ha aperto alle "sacrosante rimostranze e denunce di studenti e genitori" un punto d'ascolto telefonico, che credo vi farà piacere conoscere: 051/204548. A questo numero è possibile confidare i nomi dei reprobi docenti, faziosi e manipolatori di giovanili coscienze. Non aggiungo commenti... Ci ho pensato un po' su e poi, ancora incredulo, oggi pomeriggio ho telefonato al famigerato numero 051/204548. Mi ha risposto una voce di donna: "Qui Forza Italia, dica". "E qui che si denunciano quelli che parlano, a scuola, male di Berlusconi?", chiedo. Mi risponde: "Sì, è qui il punto di raccolta delle denunce stabilito dall'onorevole Garagnani. Dica". NON CI POSSO CREDERE!! (scusate l'urlo!). Roba che forse avviene ancora solo sotto le più atroci dittature! Roba da inorridire! Provate per credere...

Ciao a tutti
Bruno Gambardella


Da domani
di Marino Bocchi

Alla vigilia dello sciopero promosso da Cgil, Gilda, Cub e altre sigle, con perfetta scelta di tempo il ministro Moratti promette agli insegnanti che sarà sua cura valorizzarne il ruolo e la funzione. Ovviamente non da oggi. Perché oggi non si può, premono altre urgenze, c'e' una guerra in corso, la recessione incombe. Da domani. Dal prossimo contratto di lavoro. Per il momento dovremo accontentarci di un aumento salariale inferiore alla curva dell'inflazione. Però il ministro assicura che da domani ci solleverà dalle incombenze della burocrazia che ci affliggono: allo scopo di disboscare la foresta delle circolari e delle ordinanze ha proprio ieri istituito una Commissione, presieduta da un sottosegretario. Un'altra commissione, l'ennesima. Ce ne sono ormai una decina che si aggirano nelle stanze di viale Trastevere: da quella incaricata di istituire il sistema scolastico di valutazione a quella che si occuperà del codice deontologico. E mentre gli esperti discutono, studiano progetti, elaborano modelli per il futuro, la Moratti amministra e delibera. Via la vecchia Maturità, da oggi si cambia: solo commissari interni e dobbiamo ringraziare un parlamentare di An se il Senato ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo a limitare a tre commissioni per sede d'esame l'incarico assegnato al presidente esterno. Via per sempre l'impianto della riforma dei cicli promossa da Berlinguer: due canali, liceo e formazione professionale, quest'ultima destinata ad accorpare l'istruzione professionale di stato, con una scelta secca, a 14 anni. E ancora: aumento del carico orario dei docenti (da un minimo di 18 fino a 24 ore, anche se l'obbligo previsto dalla prima versione dell'articolo 13 della finanziaria si e' ora trasformato in facoltà), accorpamento degli spezzoni, ricorso al personale interno per le supplenze fino a 15 giorni (rispetto ai 30 della prima stesura). Infine: assunzione nei ruoli dello Stato per i docenti di religione, sull'abilitazione dei quali continuerà a decidere la Curia e se casomai il Vescovo dovesse revocare l'autorizzazione, nessun problema: gli interessati saranno nominati su altre cattedre, se ne avranno titolo (visto che la laurea non e' richiesta), in caso contrario saranno sottoposti al trasferimento d'ufficio sull'organico di altri dicasteri. Il disegno e' chiaro, denunciano alcuni: si tratta di una strategia coerente e lineare mirata a smantellare la scuola pubblica, il suo carattere di laicità, di autonomia, di interazione dialettica rispetto al variegato sistema dei poteri, dalla Famiglia fino alla Chiesa e all'Azienda. Ma questa è una lettura ideologica, strepitano altri: il Ministro ha promesso la convocazione degli Stati generali, saranno gli insegnanti, i genitori e gli studenti a decidere in ultima istanza. In che modo, con quali strumenti? Tramite Forum telematico, sembra indicare la Moratti nella sua lettera. Da lunedì potrete collegarvi col sito del Ministero e accedere alla discussione online: “Verso gli Stato generali dell'istruzione”. Nel frattempo la Finanziaria andrà alla Camera per l'approvazione definitiva, la Commissione Bertagna definirà la procedura del doppio canale anticipata dal Ministro a luglio in Parlamento, la Commissione deontologica presieduta dal Cardinale Tonini inizierà e concluderà in breve tempo i suoi lavori e quella sul sistema scolastico di valutazione coordinata dal prof. Elias, esperto di certificazione aziendale, definirà il modello in base al quale si misurerà la qualità della nostra professione. Ma finalmente arriva anche per noi docenti, studenti, genitori l'occasione di cominciare a dire la nostra. Sul Forum.
Da domani.

Marino Bocchi


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 29 novembre 2001