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La grande badante
di Carlo Arcari

TV violenza 2

La violenza tra adolescenti continua a mietere vittime, ma il fortissimo segnale d'allarme lanciato da questi tragici fatti ci sorprende ogni volta allo sbando, privi di una risposta non dico credibile, ma almeno dignitosa, adulta. Da Erika e Omar a Desirée e Nicola, dalla villetta di Novi Ligure a quella di Leno, la tragedia senza movente si è ripetuta inesorabile e ci ha gettato in faccia con la violenza di un ceffone la nostra impotenza e irresponsabilità. Siamo tutti coinvolti, tutti compromessi, ci sentiamo colpevoli, ma non riusciamo a capire come e perché. Così pensiamo di cavarcela accusando i nostri figli adolescenti di essere "dementi", "ignoranti", "distanti", "analfabeti sentimentali". La verità è che tra Novi Ligure e Leno sono passati 18 mesi e milioni di parole, ma è come se non fosse stato detto nulla. Come 18 mesi fa noi non sappiamo niente: genitori, insegnanti, educatori, sacerdoti, psicologi ed esperti. Nessuno che sia minimamente consapevole sa cosa dire. L'unica a parlare, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza tregua e senza pietà, è la Grande Badante, l'elettronica sacerdotessa addetta al culto del benessere virtuale, che copre e rimuove la nostra angoscia propinandoci dosi massicce di ingredienti semplici e micidiali quali sesso, soldi, sangue, mescolati a messaggi elementari che indicano "cosa" comprare e "come" consumare per essere felici o credere di esserlo.La nostra società, il nostro modello di vita e di relazioni, producono ormai sempre più spesso sofferenza, violenza, alienazione e morte, e a subire fino a rimanerne schiantati sono soprattutto i più deboli tra i nostri figli, perenni adolescenti a rischio. Essi ci gridano muti: "ascoltami, aiutami". Ma noi ci giriamo dall'altra parte, verso lo schermo che copre i loro appelli con i suoi affascinanti consigli per gli acquisti. Loro ci gridano senza voce: "guardami", ma noi guardiamo lo schermo pieno di ammiccanti letterine le vere opinion leader che dagli studi Raiset unificati ci annunciano ogni sera vincite milionarie e cantano in coro un grazioso motivetto che ripete rassicurante: "Va tutto bene":

Carlo Arcari

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  13 ottobre 2002