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Cronaca estemporanea
di un pomeriggio di italica follia
Cinzia Gubbini su su Facebook


Allora, premesso che manco io ero pronta per la rivoluzione essendo uscita di casa con il telefono scarico, vorrei dire che me la immagino in un altro modo. Cioè: di gente ce n'era, soprattutto davanti Montecitorio che però come si sa, è un buco. E lì proprio non si passava, gente di tutte le risme, giovani e vecchi - ma sul serio, una signora sui 70 anni col rossetto rosso e la pelliccetta davanti alla mia indecisione se ficcarmi in quell'ammasso di carne mi ha rimbrottato: "Ci faccia passare! Prenda una decisione!" - bandiere rosse di Rifondazione, ma anche fasci di Forza Nuova e Casa Pound. Qui, forse complice la ressa, c'era un classico clima da stadio: "tutti a casa aleeee" "Buffoni" "mafiosi".

Anche se è dura da digerire, vi informo che nelle strade limitrofe gli attivisti dei Cinque stelle si rotolavano dalle risate: "Oh ma là ci sono quelli di casa Pound e di Rifondazione che gridano insieme Rodotà-Rodotà: ma che paese è?". Non lo so, ditecelo voi che lo capite tanto bene…
Il fatto è che nel resto del "quartiere dei palazzi", poca roba. Io mi sarei aspettata ben altra reazione: oh! Stiamo per riavere Berlusconi al governo, e con la benedizione del Pd! Va beh che le manifestazioni a via del Corso sono sempre stranianti di sabato pomeriggio: ci si confonde inevitabilmente con lo shopping. Ma diciamo che in questo caso lo shopping correva libero, e faceva anche qualche foto.

Stefano Fassina
Solo un flash…il telefonino era quasi scarico !

La fortuna, comunque, mi ha arriso, visto che ho assistito all'unico evento davvero significativo della serata: e cioè l'incredibile rincorsa del "popolo" dietro a uno Stefano Fassina protetto da un cordone di carabinieri...
Non ci potevo credere! Tipo Bettino Craxi all'hotel Raphael. Solo che sono passati venti anni, e non so perché nella mia testa ronzava la frase "stavolta ve tocca". La gente gli ha ovviamente tirato le monetine, ed erano incazzatissimi. L'urlo più bello, e più vero: "Ci avete rovinato".
Fassina ha anche fatto il gesto veramente demenziale di slacciarsi la giacca come a dire "mo' vengo e te meno". Teso'... corri che è meglio.
Intanto tutti chiedevano: ma Grillo viene qua o va a piazza del Popolo? E mentre ci spostavamo come una mandria verso piazza del Popolo è arrivata la notizia che "sul blogghe" Grillo annunciava che non sarebbe arrivato e dava appuntamento per domani (udite udite!) per un conferenza stampa.

Lì ho capito che tra me e la base dei Cinque Stelle c'è proprio una differenza antropologica: io appena ho sentito che il comizio non ci sarebbe stato e che Grillo annunciava una conferenza stampa, ho pensato "ecco qua, Grillo adesso che ha l'intera opposizione in mano, collabora con le istituzioni, si modera". I suoi hanno cominciato a dire: "Beh, porello, dal Friuli, come fa: è lontano, so' tante ore col camper". Non so chi avesse ragione, se io che subito cospiro, o loro che hanno una cieca fiducia nel leader (che poi in questo caso non è che avrebbe fatto nulla di male, diciamo che avrebbe valutato opportuno evitare un comizio, si può anche chiamare responsabilità). Ma loro niente: se Grillo dice che è un problema tecnico è così, punto. E capire come stiano le cose non è facilissimo.

Ne ho avuto una prova poco dopo: telecamere accese su una faccia sconosciuta. Oh, non ci crederete: era Francesco Campanella, il senatore del M5S. Gli volevo dire "Pronto, pfono l'onorevole Vendola...", ma il momento era troppo grave. A chi gli diceva: non ce ne vogliamo andare! Se ce ne andiamo da qui adesso è finita! Lui rispondeva: "Vi stiamo dicendo soltanto che è inutile stare qui tutta la serata, visto che Grillo non sa a che ora arriverà. Dormiamoci su, è stata una giornata grandiosa. Un sistema costruito in decenni non si smonta in una notte: ci vuole calma e cocciutaggine".

Mo' non fate gli scemi che cocciutaggine siccome l'ha detto Campanella vi fa pensare al coccio, l'atteggiamento è interessante: da quello che ho capito l'idea del campeggio stanziale sotto alle finestre del Palazzo non gli garba moltissimo, pensano che sia più efficace mantenere una mobilitazione attiva, attraverso la rete, di lunga durata. Vogliono fare l'opposizione nel palazzo, adesso che è venuto fuori l'inciucione. Che dire, a me la manifestazione me piace tanto. E' pur vero che abbiamo macinato migliaia di chilometri invano. Il giorno poi, era perfetto, Roma regalava uno dei suoi meravigliosi tramonti, con colori abbacinanti. E che qualcosa, dentro di me, stia cambiando, l'ho capito quando ho pensato: saranno scie chimiche?

Cinzia Gubbini


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  20 aprile 2013