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L'ascesa in campo
Franco Isman

Monti

Allora pare proprio che si sia deciso: per il bene dell'Italia rinuncia per ora a concedersi per la più alta carica dello Stato e benedice e appoggerà formalmente quelli che adotteranno il suo programma, la sua Agenda pardon. C'è qualcun altro che per il bene dell'Italia ha fatto di tutto e di più e, anche se non paragoniamo nel modo più assoluto il Professore al Cavaliere, e con tutta la considerazione che Monti certamente merita, gli uomini del destino non sono il massimo per la democrazia.

E adesso?
Un raggruppamento di centro, piuttosto spostato a destra in verità, che sventola il libretto di Monti e che potrà ottenere un 15-20% dei voti.
Una Lega che non può certo correre da sola ma che Maroni ha escluso possa candidarsi con il PDL con la presenza di Berlusconi. Cosa può succedere? Che l'ineffabile cambi per l'ennesima volta le carte in tavola, resti il padrone del PDL, nomini lui e solo lui i suoi pretoriani, si metta capolista in tutti i collegi perché DEVE essere eletto ma faccia (di nuovo) il grande rifiuto, sempre per il bene dell'Italia che ama, e dia una solenne investitura ad Alfano come candidato premier. Raggruppamento PDL-Lega quindi che, in questo modo, potrà conquistare un altro 15-20%.
Bersani senza Monti salito in campo avrebbe avuto la vita facile mentre così, siam mica qui a sfogliare le margherite, dovrà stringere i denti per arrivare al 30%.
20-25% a Grillo e poi l'astensione.

Un governo Bersani Monti quindi? Ma in quale posizione reciproca? Le cose da fare sono tante e un'alleanza di questo genere avrebbe forse la forza politica di portare a termine alcune riforme sacrosante lasciate a mezzo, e a meno che mezzo, dal governo Monti. Ci riferiamo al dimezzamento del numero dei parlamentari, alla riduzione delle loro prebende, al taglio degli assurdi stipendi dei boiardi di stato, a una seria legge anticorruzione, all'abolizione delle provincie, alla liberalizzazione di numerose professioni. Tutto questo naturalmente unito ad una indispensabile maggiore equità sociale e ad interventi per lo sviluppo.

Monti ha anche ambizioni e appoggi in campo europeo che non sono incompatibili con un ulteriore impegno di governo e, per la presidenza della Repubblica, si tratta soltanto di un rinvio…

Franco Isman


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  23 dicembre 2012