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Superfisco a Cortina
JLV


Cortina

Diciamo la verità: noi poveri cristi che paghiamo le tasse, probabilmente perché non possiamo farne a meno più che per convinzione, siamo stati molto soddisfatti del blitz dell'Agenzia delle Entrate a Cortina, anzi peccato che non l'abbiano fatto la notte di San Silvestro…

I dati sugli intestatari delle macchine di lusso, dalle Ferrari in giù, sono eclatanti:
su 133 autovetture intestate a persone fisiche, 58 (42+16), il 44 per cento, appartiene a poveretti che hanno dichiarato un reddito lordo annuo inferiore a 50.000 euro;
su 118 intestate a società, 66 (19+37), il 47 per cento, appartiene a ditte pressoché inesistenti, in perdita o con un reddito inferiore a 50.000 euro. Che il fenomeno esistesse lo sapevamo, in questa entità probabilmente no.

Il blitz è stato un toccasana per il languente commercio cortinese, ha chiosato la stessa Agenzia delle Entrate, osservando come gli scontrini fiscali, in teoria corrispondenti alle vendite, siano aumentati quel giorno del 300 per cento rispetto all'anno precedente per i ristoranti e del 400 per cento per i negozi di generi di lusso.

Tutto bene quindi?
Il discorso è controverso e, forse, non ha torto chi sostiene che si sia trattato soprattutto di una operazione di immagine, una operazione che avrà pesanti conseguenze per il turismo di lusso a Cortina, ma non solo, con i Paperoni che in futuro, a scanso di equivoci, preferiranno St.Moritz o altre località fuori confine.

Non era certamente necessario, e non è sufficiente, il controllo di 251 autovetture di lusso effettuato con ispezioni fisiche dalla task force di ispettori: si parla di 200.000 supercars immatricolate ogni anno e non è certamente difficile incrociare i dati del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) con i redditi dichiarati da persone fisiche e società: basta volerlo fare e speriamo che questo governo lo voglia (e il partito di maggioranza in Parlamento glielo lasci fare).
Più difficile, per inciso, per le barche, spesso immatricolate all'estero.

Quanto agli scontrini fiscali, il dato di Cortina è un aneddoto, che mette però in evidenza un fenomeno estremamente diffuso per combattere il quale ci vuole la Finanza, con controlli a tappeto ed imprevedibili e con multe salatissime a carico degli evasori.

Ricordo quando negli anni Ottanta, in base a non so quale disposizione, era indispensabile viaggiare con le bolle fiscali della merce a bordo di auto e autocarri, con sanzioni severissime e controlli volanti sulle strade: era servita eccome, ma poi è stata abbandonata.

JLV


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  5 gennaio 2012