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La Libia e Berlusconi
Don Chisciotte


la zia di Ruby

Ero in ritiro spirituale di fronte a un mondo politico arrogante e volgare, ma a un tratto ho percepito un silenzio così assordante da farmi accapponar la pelle all'istante.
In Libia si contano oramai a centinaia le vittime e i morti del regime, che tenta in questo modo di placare quell'onda di protesta che sta lambendo l'Africa dal Nord fino alla penisola Arabica.
E di fronte a tutto ciò il nostro piccolo presidente del Consiglio non trova niente di meglio da dire che:
“La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno".

Disturbare!
Sempre pronto a strabordare quando si tratta di festeggiare o accogliere in modo sfarzoso e volgare dittatori d'oltre mare; generoso negli abbracci e nei baci e nello stringere amicizie con chicchessia, l'importante e che abbia qualche interesse da portar via; primo della classe, come in una gita scolastica, quando si tratta di raccontar barzellette o far le corna ai meeting internazionali; purtroppo questa volta, trattandosi di cose serie e delle vite di noi comuni mortali, lui, preferisce… non disturbare!

Non disturbare, non disturbare
… solo una mente malata poteva dire una cosa simile.
Oltre ad essere malato e incontinente come un giovane adolescente, sei anche un vile, piccolo presidente. Ma non ti preoccupare verrà presto il tempo in cui anche tu te ne dovrai andare!
Ah… dimenticavo, nel frattempo da oltremare Obama lancia un monito alla Libia: “Fermate il massacro dei civili”.

Massacro!
Grazie Obama.

Don Chisciotte



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  20 febbraio 2011