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Meglio guardare le belle ragazze
che essere gay
Franco Isman


rubi coscia lunga

Questo il messaggio che Berlusconi ha trasmesso al suo popolo e, come al solito, quella che consideriamo un'orribile gaffe che ci espone al disprezzo e allo scherno del mondo civile, è in realtà l'ennesima “furbata” del nostro indecente presidente del Consiglio.

E' recentemente uscito un interessante saggio di Beppe Severgnini “La pancia degli Italiani”, presentato un paio di settimane fa da Daria Bignardi a “Le invasioni barbariche”.
Severgnini esamina l'eccezionale capacità di Berlusconi di essere in sintonia con una maggioranza di italiani, diseducati da decenni di televisione spazzatura, di essere come loro e peggio di loro e identifica addirittura dieci suoi argomenti di seduzione.
Quelle che sembrano gaffes sono molto spesso volute o esternazioni istintive del nostro che conosce bene con chi ha a che fare e interpreta con inarrivabile maestria i peggiori istinti dell'italiano medio.
E' enormemente più gradevole ed appagante, dice Severgnini, essere assolti con una strizzata d'occhio dai propri peccati sociali, fiscali ed etici anziché essere costantemente invitati da un'occhiuta sinistra a compiere il proprio dovere di cittadini e di persone.

Meglio guardare le belle ragazze che prenderlo in culo afferma adesso Berlusconi strizzando l'occhietto porcino. E, messa così, incontra naturalmente l'approvazione della stragrande maggioranza di maschi italiani. Per di più mette anche in bella evidenza che quello che potrà diventare il suo più pericoloso avversario è gay dichiarato e si fa addirittura scortare dal suo compagno alle manifestazioni pubbliche.

Per essere esatti Berlusconi non si limita a guardare le ragazze in fiore ma è un vero puttaniere che paga, in denaro o in contropartite televisive e politiche le prestazioni di soubrettes, veline, cubiste o estetiste, anche minorenni, oltre che di prostitute vere e proprie. Altro che il millantato gusto della conquista.

Ma, contropartite politiche a parte, di tutto ciò si potrebbe anche dire “cazzi suoi” e ciascuno limitarsi a farsi una propria opinione sul livello morale del nostro condottiero.
Nel caso di Ruby coscia lunga però, il sesso è un falso problema, una nube fumogena volta ad occultare il problema reale. Se il nostro si sia limitato a guardarla ed a fare lo spiritoso, oppure se si sia fatto fare qualche servizietto o sia riuscito in qualche modo a scoparla, interessa soltanto il voyerismo di molti, moltissimi, assecondato e fomentato da una stampa che deve far cassa.

Il fatto grave, gravissimo, addirittura inconcepibile in un paese democratico, è l'enorme abuso di potere commesso dal premier con le sue telefonate notturne alla questura di Milano, con la sua richiesta di rilascio immediato, con la menzogna che si trattava di una parente del Presidente egiziano Mubarak, con l'invio in questura di una sua sodale che potesse costituire una via d'uscita apparentemente legale. Stupisce l'ancorotto di salvataggio lanciato dal procuratore capo di Milano con l'affermazione che il comportamento della Questura è stato ineccepibile, stupisce ma non cambia i termini del problema.

Invece i fedeli difensori della fede in Berlusconi esultano ed affermano che le dichiarazioni del procuratore dimostrano che tutto è regolare, che non c'è stato nessun abuso, che ancora una volta il tapino è stato oggetto di selvaggi ed ingiustificati attacchi. Non riesco a pensare che tante persone che ricoprono cariche importanti, molti che ci governano, possano davvero non rendersi conto della situazione; i casi sono due: mentono per opportunismo oppure la loro moralità e scesa davvero così in basso da ritenere normale, logico o addirittura meritorio il gravissimo abuso commesso dal presidente del Consiglio.

Franco Isman


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  3 novembre 2010