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I pruriti adolescenziali del Grimoldi
La Lega che pena! (28)
Don Chisciotte


grimoldi

Stupefacente, sensazionale il non più giovane Grimoldi deputato nazionale! Non possiamo che essere orgogliosi di lui, strenuo difensore della morale ed etica brianzola, preoccupato che le parti intime non vengano descritte nei loro particolari, perchè la cosa potrebbe turbare i nostri bambini delle elementari. Se poi la descrizione è fatta da Anne Frank, giovane adolescente, in sua lettera del 1944, scritta nella penombra di una stanza di Amsterdam, nell'Olanda occupata dai nazisti, la cosa è ancor più grave perché, a dire del Grimoldi, non è inerente al programma di storia nazionale. Uno shock insostenibile, per i nostri poveri bambini, sottolinea il sempreverde deputato, che la ministra Gelmini ha interpellato!
Quale animo sensibile, quale purezza di spirito, quale anelito virgineo poteva arrivare a tanto, se non quello di un giovane leghista che in età adolescenziale ha dovuto subire shock devastanti, da parte del suo padre putativo che pretendeva che i suoi adepti ce lo avessero “sempre duro” … oppure che si “puliva il culo” con il tricolore, menando vanto di cotanto ardore. E' vero che il Bossi non entrava nei particolari delle sue parti intime, ma sono sicuro che anche in quei frangenti nell'animo del nostro Grimoldi si sollevava un impeto di ribellione di fronte a tale oscena ostentazione. Ma… consapevole che a questo mondo ognuno deve portare la sua croce, ha saputo tacere e aspettare fino a raggiungere lo scranno parlamentare, da dove oggi finalmente può tuonare contro il malcostume nazionale. Basta ostentare parti intime, fermiamo tali oscenità, che la lettera dell'Anne Frank – simbolo nazionale, europeo se non mondiale – venga messa al bando, non tanto per i nostri bambini, che non sono certo così cretini, quanto per il nostro Grimoldi e i suoi compari, ancora in preda ai pruriti adolescenziali!
Vorrei però chiudere in bellezza, lasciando per un attimo questa monnezza, citando alcune parole di Anne Frank:

“Sono felice di natura, mi piace la gente,
non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici insieme”.


Anne Frank

Grazie Anne, la tua gioia di vivere sarà sempre nei nostri cuori, il tuo sorriso sulle nostre labbra, la tua forza nelle nostre braccia, e sarà anche grazie a te che riusciremo a resistere e a respingere i nuovi verdi barbari.

Don Chisciotte

P.S.: per dovere di informazione consiglio la lettura di quanto segue solo a spiriti forti e liberi. Nella lettura di seguenti brani, gli adulti devono essere accompagnati dai loro bambini dato l'alto livello di meschinità, ipocrisia e ignoranza che esala dalla nostra povera Brianza.

da TG COM 16/01/10
Deputato Lega contro Anna Frank
Monza,"diario hard, inadatto per scuole"
Toccante, forte ed educativo
. Questo da sempre è il "Diario di Anna Frank", letto in tutte le scuole del mondo affinché i bimbi conoscano l'oscenità dell'Olocausto. Ma a qualcuno non piace. Succede vicino a Monza, dove il deputato leghista Paolo Grimoldi protesta perché in una scuola elementare è stata letta le versione integrale dove Anna Frank descrive le sue parti intime. Così è scattata l'interrogazione al ministero.Troppo oscena la descrizione intima per il pubblico di bimbi così piccoli. Forse ancor più del patimento e delle sofferenze di Anna Frank, secondo il deputato della Lega Nord. Immediata la replica della scuola, la Lina Mandelli di Usmate Velate (Monza-Brianza). ''Credo che il ministro dell'Istruzione abbia cose più importanti di cui occuparsi'', ha detto Claudio Redaelli, dirigente vicario dell'Istituto.
Secondo il dirigente le pagine a cui si riferisce il deputato sono "descrizioni in termini talmente ingenui, come logico attendersi da una dodicenne degli anni '40, da non destare, soprattutto se mediata dall'intervento dell'insegnante, particolare turbamento in bambini del ventunesimo secolo che in Tv vedono e sentono di peggio". "Io sono stato interpellato dagli stessi genitori della scuola per ben tre volte - ha detto il leghista Grimoldi - la prima volta ho riposto che c'è l'autonomia scolastica, la seconda che forse c'è stato un abuso dell'autonomia, la terza mi sono sentito in dovere di fare questa interrogazione: credo che quelle pagine per bambini di 9 anni si possano definire hard".

dal DIARIO di Anne Frank, edizioni Einaudi, la lettera definita “hard” dal mitico padano.
Venerdì 24 marzo 1944
Carissima Kitty,
di sera vado spesso di sopra per respirare un po' d'aria fresca nella stanza di Peter. E in una stanza buia è molto più facile intavolare discorsi decenti che quando il sole ti solletica la faccia. Mi piace sedermi su una sedia accanto a lui e guardare fuori. Van Daan e Dussel fanno sempre gli stupidi quando sparisco nella sua stanza. – Annes zweite Heimat, - dicono, o: - Starà bene, che un signore riceva una ragazzina la sera al buio? – Peter ha un'incredibile presenza di spirito davanti a queste cosiddette “battute di spirito”. Tra l'altro anche la mamma è piuttosto curiosa e chiederebbe volentieri di che cosa parliamo se non temesse una rispostaccia. Peter dice che gli adulti sono soltanto invidiosi perché noi siamo giovani e della loro odiosità ce ne facciamo un baffo.
A volte mi viene a prendere di sotto, ma è lo stesso imbarazzante, perché nonostante tutte le misure preventive diventa rosso come un peperone e gli si annoda la lingua. Sono proprio contenta, di non arrossire, mi pare decisamente una cosa sgradevole.
Per il resto mi dispiace che Margot resti di sotto da sola mentre io sono in buona compagnia, ma che cosa ci posso fare, per me andrebbe benissimo che venisse su con me, ma poi se ne starebbe lì con le mani in mano a reggere il moccolo …
Da tutti devo sorbire commenti sulla mia improvvisa amicizia, e a tavola si è parlato già spessissimo di un matrimonio nell'Alloggio segreto, se la guerra dovesse durare cinque anni. Ma che cosa ce ne importa, di queste stupidaggini da adulti? Non molto, in ogni caso, è tutto così banale. Che anche i miei genitori abbiano dimenticato com'erano da giovani? Pare proprio di sì, o almeno ci prendono sempre sul serio quando diciamo una battuta e ridono di noi se siamo seri.
Non so proprio come andremo avanti, né se avremo sempre qualcosa di cui parlare. Ma se la cosa tra noi continua, potremo stare insieme anche senza parlare. Se solo i vecchi di sopra non facessero tanto gli spiritosi! Sicuramente lo fanno perché non mi vedono tanto di buon occhio. Io e Peter non diciamo mai di che cosa parliamo. Pensa se sapessero che trattiamo argomenti così intimi.
Volentieri chiederei a Peter se sa com'è fatta una ragazza. Penso che i ragazzi sotto non siano complicati come le ragazze. Sulle foto e le figure di uomini nudi si vede benissimo come son fatti, ma le donne no. Noi abbiamo gli organi sessuali, o come diavolo si chiamano, più nascosti tra le gambe. Probabilmente non avrà mai visto una ragazza così da vicino, e a dire il vero neanch'io . I ragazzi sono effettivamente molto più facili. Come potrei spiegare quell'impianto, santo cielo? Perché da quello che diceva ho capito che non lo conosce di preciso. Parlava del Muttermund (ndr: la bocca dell'utero) ma quello si trova all'interno, non si vede. In realtà siamo molto ben costruite, noi. Prima di compiere undici o dodici anni non sapevo che ci fossero anche le piccole labbra, non si vedevano affatto. E la cosa più divertente è che pensavo che l'urina uscisse dal clitoride. Una volta che chiesi alla mamma a che cosa servisse quel cosino, lei rispose che non lo sapeva, ma tanto quella fa sempre la finta tonta!
Ma torniamo all'argomento principale. Come diavolo si fa a spiegare com'è fatto senza citare esempi? Vuoi che provi qui? Vediamo un po'!
Da davanti, quando si sta in piedi, non si vede altro che peli. Tra le gambe in realtà ci sono una specie di cuscinetti, soffici, anche pelosi, che quando si sta in piedi sono attaccati, allora non si vede quello che c'è dentro. Se ci si siede loro si separano e in mezzo è molto rosso, carnoso e schifoso. Nel punto più alto, tra le grandi labbra, c'è una piegolina di pelle, che a guardare meglio è una specie di bollicina, e cioè il clitoride. Poi vengono le piccole labbra, anche loro stanno attaccate insieme, come se fossero pieghe della pelle. Quando si aprono dentro si vede come un moncherino carnoso, non più grande della punta del mio pollice. La parte superiore è porosa, ha diversi forellini: da qui esce l'urina. La parte inferiore sembra pelle normale, ma contiene la vagina. E' tutta rivestita di piegoline di pelle, quasi invisibile. Il buchino è talmente piccolo che non riesco quasi a immaginare come faccia un uomo a entrarci e, a maggior ragione, un bimbo intero a uscirne. In questo buchino non riesci quasi nemmeno a infilarci l'indice. Tutto qui, eppure è così importante!
Tua Anne M. Frank


La Lega che pena!
GLI ARTICOLI PRECEDENTI
1. Calderoli il porcaro
2. Bossi: l'eversore incontinente
3. La morte del Cigno & il Pirla
4. Il magna-magna della Lega Nord
5. Uomini, topi e scarafaggi
6. I voltagabbana della Lega Nord
7. Lodo al Sovrano, lode al Ciambellano
8. Monza e i Giovani Padani
9. Maroni e la tolleranza più o meno 0
10.Iconografia Padana
11.Brianza da Legare
12.Il tricolore igienizzato e bruciato
13.Al Qaeda a Monza?
14.La Lega NordSiciliana
15.Matteo Salvini il pirla
16.Time-out
17.Repetita iuvant
18.Respingiamo gli imbecilli
19.Ponteranica e il micropensiero legaiolo
20.Rigurgito padano
21.Romeo e la semina dell'insicurezza in Brianza
22.Berlusconi sei un mafioso?
23.L'in-giustizia ad orologeriam
24.Coccaglio: un Natale da schifo
25.Gił le chiappe dalla Croce
26.La banalitą della Lega
27.Trenzano: un vero clima d'amore!


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Franco Isman
January 17, 2010 9:19 AM

Mah…
Confesso che sono perplesso.
Confesso che mi sembra che “il” Rimoldi abbia fondamentalmente ragione.
Mi sembra che il brano del diario di Anna Frank cui si riferisce è decisamente personale e riservato e che l'averlo pubblicato costituisca una grave violazione della privacy.
Mi sembra che, seppure sia assurdo definirlo “hard”, sia davvero fuori posto leggerlo in classe o farlo leggere a dei bambini delle elementari, ma anche delle medie.
Un vecchio amico, secoli fa, mi aveva definito un “oscurantista di sinistra” e tale probabilmente sono. Mi piacerebbe molto conoscere la sua opinione in proposito come quella di tutti gli altri amici che mi leggono, e mi piacerebbe molto che se ne discuta, c'è soltanto una persona sulla cui opinione non ho proprio dubbi…

Franco Isman


Armando Pioltelli
January 17, 2010 2:08 PM

Forse dovremmo smettere di celebrare il passato, oggi siamo in pieno oscurantismo, nel 1938 un altro cavaliere con la benedizione del SAVOIA  legiferarono le leggi razziali.
Oggi non passa giorno che amministrazioni con sindaci della Lega deliberano dividendo i cittadini in categorie, contro il principio che la legge deve essere uguali per tutti.
BONUS PER BAMBINI SOLO ITALIANI, LIMITI DI ISCRIZIONE AL 30% NELLE  SCUOLE, ROSARNO, dove migliaia di persone dormivano con i topi senza acqua, sfruttati con 5 euro al giorno e cacciati con dei pogrom organizzati dalla mafia.
A Mauthausen l'acqua c'era, ed era una fabbrica di granito gestita dalle SS, poi diventata una fabbrica di armi, il salario era composto da un po' di brodaglia di rape per cavalli e bucce di patate, oggi se la cavano con pochi euro.
Se questo un uomo è attuale, la prossima volta anzichè fare il treno per AUSCHWITZ organizziamo il treno per ROSARNO o nel deserto della LIBIA.
Sono d'accordo che chi si pulisce il culo con il tricolore e parla di durezza penis deve solo tacere.
Se penso che i partigiani sono morti anche per permettere a questi figuri di fare certe interpellanze, mi chiedo dove abbiamo sbagliato.
La democrazia è una grande cosa, ma qui in molti ne stanno abusando, non vi pare ? A tutto c'è un limite.
La mamma degli imbianchini è sempre in cinta ricordiamocelo prima che sia troppo tardi.  

Armando
UNITI SI VINCE


Alfredo Viganò
January 17, 2010 2:59 PM

Penso che spetti alle insegnanti e alla scuola porsi il problema o perlomeno come trattarlo a seconda della situazione. Non vorrei che portati a visitare dei bambini un museo o una piazza con fontane e nudi, anche solo passando di fronte a manifesti pubblicitari, si debba provvedere preventivamente a coprire le pudenda, maschili, femminili o ermafrodite che siano.  Un libro pubblicato è la stessa cosa, è pubblico non privato. Penso che i bambini facciano parte del mondo in cui vivono e spesso solo gli adulti limitano, ingigantiscono e fanno conoscere o nascondono malamente quello che per loro stessi è un problema. Di fronte per esempio ai recenti casi di trans, di coppie e matrimoni gay, come spiegare il tutto di fronte alla televisione e ai telegiornali. I bambini sono piccoli ma curiosi e non certo fessi. Il nascondere malamente è uno stimolo peggiore che il conoscere (tanto non si riesce a controllare tutto anzi si stimola a conoscere di nascosto e con vergogna). Dipende da come e da chi e cosa.
Penso anche che sia un problema in famiglia, non solo per bambini, ma per tutti, il livello culturale di quanto circola in televisione e in internet, ma non penso che si risolva con censure e caccia alle streghe ma con attenzione e sensibilità.
Quando si comincia con le censure “pubbliche” (quelle private è un'altra faccenda e inerisce le singole famiglie) e istituzionali magari si sa dove si comincia (spesso mascherando le buone intenzioni) e non si sa dove si finisce. E' sempre necessario un bilancio tra benefici e rischi della conoscenza. Personalmente penso che ogni occasione di conoscenza, a tutte le età, e se ragionevolmente condotta, sia positiva e stimolo alle emozioni senza fingimenti inutili e artefatti che spesso più che tutelare il bambino lo dissociano tra una realtà del mondo e quella scolastica e familiare.
Quando ero bambino mia sorella maggiore (ero l'ultimo di sei) faceva medicina  e così scoprii  nel trattato di anatomia la  descrizione e immagini sin troppo precisi degli organi sessuali maschili e femminili. Ovviamente mia sorella non teneva i suoi libri in cassaforte e anche chiesi. Qualcosa, vista la situazione e dati i tempi diversi, mi fu spiegato, anche se poi non trovavo più i libri in giro. Forse meglio così che scoprire il tutto oscuramente.
La cosa grave è che questo piccolo caso si inserisce nell'ondata oscurantista che viviamo e che vede fatti più gravi. Non per questo deve essere sottovalutata.  Infatti anche se fosse un problema di censura a un comportamento inadeguato ( e non mi sembra il caso) di un insegnante o di un magistrato (per altri versi correnti), questo non deve spingere a limitare le libertà di tutti, ad accusare una categoria ed una istituzione, a tornare indietro più che andare avanti. L'onorevole di turno dovrebbe avere meglio da fare più che usare un fatto per generalizzare e propagandare una visione ottusa.  Se vuole limitare ad oltranza lo faccia a casa sua e non pretenda che lo si faccia per tutti.  

Alfredo Viganò


Giuseppe Poliani
January 17, 2010 5:46 PM

Non ero a conoscenza della pubblicazione del diario di Anne Frank in versione integrale.
Mi sembra che i problemi dell'Italia siano altri e se qualche esponente della Lega ha bisogno di un buon psicologo per superare il trauma potremmo forse aiutarlo.
 
Giuseppe Poliani


Giuseppe Pizzi
January 17, 2010 10:35 PM

Franco, capirei le tue perplessità se la scuola fosse ancora quella dei miei tempi, quando si riteneva che l'unico modo lecito per apprendere le cose di sesso fosse quello clandestino. Ma oggi mi dicono che l'educazione sessuale è argomento d'insegnamento, e come vuoi che lo si insegni il sesso, ricorrendo ancora alle verze, alle farfalle e alle cicogne? Mi metto nei panni dell'insegnante e penso che la sua sia stata un'idea intelligente, avvicinare l'argomento con un testo letterario, il diario di una ragazzina di tredici anni.
E' ben altra la vergogna che si prova leggendo quel libro. Non c'è neppur bisogno della versione integrale, che non ho mai letto, basta e avanza la versione purgata dal papà di Anna. 

G. Pizzi


Dario Chiarino
January 18, 2010 12:03 AM

Sono d'accordo con Pizzi.
A parer mio è molto meglio che gli adolescenti vengano a conoscere certe cose nell'ambito di un programma didattico ed educativo piuttosto che casualmente da un compagno di giochi o da una lettura più o meno clandestina o dai mezzi mediatici sempre più invasivi e incontrollabili.
Sono certo più dannosi gli atteggiamenti di personaggi, come quel deputato leghista, che sbandierano i loro furori pseudomoralisti sperando in chissà quali gratificazioni.
Quanto poi alle interpellanze parlamentari su accadimenti di tale natura, esse dovrebbero lasciare il posto alla trattazione dei problemi ben più gravi che travagliano oggi la nostra società.

D.Chiarino


Michele Isman su Facebook
è d'accordo con Gramellini. 
Il divano di Anna Frank


Umberto De Pace
January 19, 2010 9:28 AM

Vediamo se tra l'impeto di Don Chisciotte e l' “oscurantismo” di Isman si riesce a trovare una “quadra”.
Innanzitutto tranquillizzerei il secondo sul fatto che non si tratta di nessuna violazione di privacy, tenuto conto che era ferma volontà di Anne pubblicare il suo diario fin dal momento in cui – era la primavera del 1944 – a Radio Orange sentì il ministro dell'educazione in esilio del governo olandese, “affermare che dopo la fine della guerra tutte le testimonianze della sofferenza del popolo olandese durante l'occupazione tedesca avrebbero dovuto essere raccolte e pubblicate”.
I fogli manoscritti di Anne mancanti alle prime edizioni – ricomparsi nel 1998 – sono quelli che suo padre, Otto Frank, tenne da parte in quanto trattavano tra le altre cose del matrimonio dei genitori di Anne, con un particolare spirito critico nei confronti della madre. Va inoltre ricordato che la prima versione del “Diario” uscì nel 1947 e non era così “consueto parlare apertamente di sesso, soprattutto nei libri per ragazzi”. Ciò non toglie che lo stesso Otto Frank consegnò nel 1980, poco prima di morire, i manoscritti originali a Cornelius SuiJk, direttore amministrativo della Fondazione Anne Frank di Amsterdam, il quale 18 anni dopo decise per la loro pubblicazione.
Questo quanto si può trarre dalle note introduttive all'edizione integrale Einaudi del 2003.
Nel merito della lettera di Anne, concordo in generale con tutti le risposte giunte al sollecito fatto da Isman, tanto più avendo ancora una figlia che frequenta le elementari. Ma come sempre il problema non è questo, perchè in realtà, come ha chiarito il sindaco di Usmate quella specifica lettera non è mai stata letta nella scuola. Il problema è un altro, ed e sempre il solito da troppi anni a questa parte, ed è quello che politici di bassa Lega, non avendo strumenti né capacità per affrontare civilmente i problemi, qualsiasi essi siano, li amplificano e distorcono, a tal punto che il problema originale scompare e rimangono solo macerie. Macerie sulle quali prontamente costruiscono la loro carriera politica.
P.S.: che dei genitori si siano rivolti a un deputato della Lega per affrontare un problema del genere – vero o presunto che sia – mi fa dire che pena! Non solo per la Lega ma anche per i genitori in questione.
 
Umberto De Pace


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  16 gennaio 2010