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Le forze dell'ordine
di Franco Isman

Ho fatto fatica a non scrivere "le cosiddette" forze dell'ordine, e questa perdita di fiducia e di consenso di molti non è una conseguenza trascurabile e vanifica anni di rapporti sereni e fiduciosi fra cittadini ed organismi di polizia.

Genova. Sulle responsabilità delle Tute nere sono tutti d'accordo, su quelle delle Tute bianche e di chi nel Genoa Social Forum non ha saputo o voluto bandire le frange violente i pareri non sono unanimi. La mia personale opinione è estremamente critica, ma qui voglio parlare del comportamento di polizia e carabinieri, per una volta stranamente omogenei.

I media di tutto il mondo, qualcuno magari dopo qualche esitazione iniziale, ci hanno proposto e riproposto documenti e testimonianze sconvolgenti sull'omicidio di Giuliani, sui pestaggi feroci di inermi manifestanti, sulla spedizione punitiva alla scuola Diaz, perché questo è il termine corretto da usare, su quanto di ignobile accaduto alla caserma di Bolzaneto.
quasi linciaggio

Ultimo il documento pubblicato dal Corriere del 4 agosto con la descrizione ed i fotogrammi del film del linciaggio - e il termine non sembri esagerato anche se non c'è scappato il morto - di un manifestante aggredito a freddo da un gruppo di agenti (fra i quali ha voluto esserci il vice capo della Digos di Genova, che è intervenuto a calci: il primo con una adeguata ricorsa per prendere lo slancio).
Sotto la spinta dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale il governo, che in un primo momento aveva negato qualsiasi eccesso, ha preso dei provvedimenti: tre altissimi funzionari sono stati rimossi dall'incarico (anche se le loro responsabilità oggettive non sono sicure), sono stati inviati degli ispettori ministeriali e, ci si augura, al di là dei presumibili interventi della magistratura, verranno presi severi provvedimenti disciplinari.

Ma, mi domando e domando: come è potuto accadere? Come è potuto accadere che molti - troppi - agenti e carabinieri si siano comportati in modo degno della polizia di Pinochet, e che i dirigenti e i quadri non solo non hanno represso queste degenerazioni ma ne sono stati parte attiva? Io capisco le reazioni anche eccessive di agenti nell'impeto di una vera e propria battaglia; capisco la reazione di chi si è visto cadere a fianco il compagno ferito; capisco perfino il comportamento di chi teme per la propria vita. Ma le azioni che abbiamo elencato prima non trovano alcuna giustificazione.

E' accaduto.
A mio parere questo segnala un fatto gravissimo: che nelle forze dell'ordine esistono molti (speriamo non una maggioranza) sedicenti difensori dell'Ordine, che ritengono inutili pastoie la Costituzione e le leggi; che considerano delitto qualsiasi manifestazione di dissenso, anche pacifica, contro l'Ordine costituito; che ritengono giusto reprimere, anzi punire duramente, queste manifestazioni. Fascisti insomma. E forse più nei quadri che nella base.

Gravissimo, evidentemente. Ma la responsabilità di chi è?
Tanta parte va attribuita ai governi precedenti, i quali dovevano accorgersi per tempo di cosa stava succedendo, e prendere gli opportuni provvedimenti.
Certo è che, se non lo hanno fatto loro, che di destra non erano, sarà difficile che voglia far qualcosa il governo attuale.
Del quale, comunque, non si possono ignorare le gravissime colpe: se da un lato, infatti, è francamente impensabile che sia stato tenuto all'oscuro di quanto stava avvenendo (oltretutto, si aprirebbero scenari realmente inquietanti, se si scoprisse che interi reparti delle forze dell'ordine possono agire senza precise disposizioni politiche superiori), dall'altro, più o meno consciamente, ha probabilmente offerto una sponda "politica" e la speranza della copertura giudiziaria alle frange più estremiste ed esaltate dei "tutori dell'ordine" (molti interpretano in questo senso, ad esempio, la presenza di esponenti di An a Genova durante gli scontri nonché le gravissime reticenze iniziali)

A noi cittadini sempre meno sicuri resta una sola speranza: che la magistratura e le forze politiche esercitino seriamente le proprie funzioni e che i responsabili dei gravissimi eccessi vengano severamente puniti.

Franco Isman
franco.isman@arengario.net




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  5 agosto 2001