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2000 $ tra la vita e la morte
Una proposta sull'immigrazione
Don Chisciotte


Duemila dollari più o meno, questo, pare, sia il costo del viaggio dalla Libia alle coste del nostro paese. Duemila dollari pagati a una delle tante organizzazioni criminali che lucrano sulla tratta dei nuovi schiavi del terzo millennio.
Duemila dollari, posti sul tavolo verde della roulette russa, che per molti migranti, si ferma con un ghigno sul simbolo della morte, in fondo al mare.
Per chi sopravvive, un probabile approdo a Lampedusa, qualche mese – oggi addirittura 18, ha sentenziato il parlamento europeo – a spese dello Stato, nei C.P.T. (centri di permanenza temporanea) quindi l'espulsione e l'accompagnamento al punto di partenza… più o meno, come nel gioco dell'Oca.
Ora, dato che parlare di diritti umani non è di moda nel nostro paese, vediamo la questione da un punto di vista economico, tanto caro ai più.
Primo: un volo Alitalia il Cairo-Milano costa 420 euro, un volo Casablanca-Milano soli 230 euro, mentre in genere le tariffe riservate agli aspiranti migranti viaggiano intorno alle migliaia di euro.
Quindi se li imbarcassimo sui nostri voli di linea, non solo li solleveremmo da costi morti, ma rimpingueremmo le casse della nostra compagnia di bandiera, che certo non naviga in buone acque. Tra naufraghi ci si dovrebbe capire!
Secondo: stornare parte degli introiti dalle casse delle organizzazioni criminali, portandole in quelle dell'Alitalia, ci permetterebbe, inoltre, di indebolire queste ultime – che spesso e volentieri finanziano il terrorismo internazionale – spendendo meno soldi nelle varie iniziative di contrasto di polizia o militari o almeno concentrandoli su altri obiettivi.
Terzo: i C.P.T. da luoghi di detenzione – quali oggi sono – potrebbero finalmente tentare di diventare quegli hotel a 5 stelle, tanto cari a Borghezio e alla Lega Nord. Tramutandoli in ostelli, accoglierebbero al loro arrivo nel nostro paese, i migranti. Per non più di 18 mesi, sia chiaro! Ma a differenza di quel che accade oggi, le spese sarebbero a carico loro. Per i più sfigati si potrebbe fare un forfait con il volo Alitalia. Costo, 2000$. Tutti gli altri, che sono la maggioranza, non preoccupatevi, i soldi per pagarsi le spese del C.P.T. ne avranno in abbondanza. Saranno quelli stornati dai costi aggiuntivi che si devono sobbarcare – no, non quelli umani, ci mancherebbe – parlo delle mazzette da dare ai militari e alle polizie alle varie frontiere del nord-africa, piuttosto che i costi per le scorte di viveri e d'acqua da portarsi addietro.
Quarto: 18 mesi penso siano sufficienti per poter trovare qui da noi uno di quei lavori, che nessuno de noantri vuole più fare. E con il lavoro, una casa, magari un'auto, eccetera. Per facilitare la cosa, potremmo anche organizzare – sempre a pagamento, chiaro – dei tour nelle terre di frontiera nostrane – Brianza, nord-est ad esempio – dove la manovalanza se la sognano anche di notte.
Quinto: al contempo si potrebbero organizzare, gruppi di giovani precari italiani, da mandare – sempre con voli Alitalia s'intende – nei paesi di partenza dei migranti, a spiegare agli indigeni, che qui da noi le dura, e che anche gli indigeni nostrani fanno fatica a campare . Chiaramente le spese di tale iniziativa, sarebbero da addebitare ai paesi de quegliatri, i quali a loro volta potrebbero stornarle dalle spese per la repressione interna al loro paese.
Sesto: se infine dopo 18 mesi, i migranti, non avessero ancora trovata una sistemazione, con volo di linea Alitalia – prepagato al loro arrivo – ritornerebbero nel loro paese, per poi eventualmente riprovarci un'altra volta, appena procuratisi nuovamente i 2000$ necessari.
Come nel gioco dell'Oca. Ma in questo caso tutti avrebbero di che guadagnarci e poco da perderci. Certamente non la vita.

Don Chisciotte


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  23 giugno 2008