prima pagina pagina precedente



Siamo i più caldi !
di Franco Isman

sole

Lo ha detto Pecoraio Scanio, il ministro, il capo dei Verdi: ”da noi le temperature crescono ad una velocità quadrupla che nel resto del mondo”, lo ha confermato un convegno scientifico di rilevanza nazionale.
Con le mie modeste, ma non nulle, conoscenze scientifiche sto cercando di spiegarmene le ragioni.
Potrebbe trattarsi della localizzazione delle macchie solari che, come è noto, sono il primo segnale dell'attività eruttiva del nostro sole: forse sono disposte in modo non regolare sulla sua superficie provocando il nostro poco gradito primato.
O si tratta del buco dell'ozono: magari un abnorme uso di spray in un recente passato ha provocato uno “sbrego” proprio in corrispondenza dell'Italia che si è accentuato con il passar del tempo: basta una piccola falla in una diga per provocare una catastrofe.
Oppure, forse più semplicemente, si ha un accentramento localizzato dell'effetto serra provocato dal giro dei venti.
Infine, e più probabilmente, si potrebbe pensare ad una irregolarità nell'orbita apparente del sole attorno alla terra che, in corrispondenza della longitudine dell'Italia, si avvicina in modo non trascurabile. Dato che la radiazione solare è inversamente proporzionale al quadrato della distanza, basta una modesta variazione di questa per avere sensibili aumenti della radiazione solare e quindi delle temperature. Per esempio dal 10 per cento di variazione della distanza deriverebbe il 19 per cento di aumento della radiazione ma il 20 per cento provocherebbe un devastante 36 per cento di aumento !

***

Ministro, siamo seri, il surriscaldamento del globo è un problema epocale, ed abbiamo sotto il nostro naso l'impressionante conferma della diminuzione dei ghiacciai nel giro di pochi decenni.
Non c'è nulla di più controproducente che sparare panzane colossali come questa. Come è dannoso illudere che le energie alternative, pur essendo certamente da sviluppare, possano rappresentare una soluzione e non essere soltanto un modesto palliativo.

Franco Isman


in su pagina precedente

  14 settembre 2007