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Agenti provocatori ?
di Franco Isman


gli amici - da AprileOnLine

Berlusconi senatore a vita?
Assurdo, incredibile, sconvolgente.
Eppure questa a chiare lettere è la proposta di marca dalemiana rilanciata dai suoi fedelissimi (vedasi p.e. l'articolo di Fabrizio Roncone sul Corriere di oggi).
Non solo, si parla di una nuova bicamerale con presidenza a Berlusconi, a fare da contraltare a quella malefica presieduta da D'Alema che aveva imbalsamato il governo di centro sinistra tanto da farlo rinunciare all'emanazione di qualsiasi seria norma sul conflitto di interessi.
E poi all'assassinio del primo governo Prodi.

Berlusconi è il paradigma della totale mancanza di senso dello stato, e continua a dimostrarlo anche e soprattutto dopo la sconfitta elettorale. Berlusconi è un pericolo per la stessa sopravvivenza della democrazia. E vogliamo farlo senatore a vita? Questo è molto più che un inciucio, è un insulto alla Costituzione, è alto tradimento.
E non credo di essere il solo ad essere indignato anche soltanto da una ipotesi di tal fatta.
Ma non si rendono conto questi signori che la base, i movimenti, il popolo della sinistra non possono che essere scandalizzati e indignati da questa assurda disinvoltura?
Ma contano soltanto i vertici, in fondo è stata forse benvenuta anche la “porcata” di Calderoli che ha consentito la scelta dall'alto di tutti i deputati ed i senatori. Ed ora abbiamo il governo Prodi-Cencelli, certo una salvezza di fronte al terribile pericolo scampato, ma non si può davvero esserne entusiasti.

Berlusconi senatore a vita: per i suoi altissimi demeriti, evidentemente.
Ma ci siamo già dimenticati di tutti i procedimenti giudiziari infamanti ai quali è sfuggito soltanto a seguito di tutte le leggi fatte esattamente per questo scopo? Ci siamo dimenticati che ha portato l'Italia in guerra in Iraq alla faccia della Costituzione? Ci siamo dimenticati che la sua maggioranza ha approvato l'infame rivoluzione costituzionale per scampare alla quale l'unica speranza è vincere il prossimo referendum del 25 giugno?
Evidentemente sì.
Sarebbe proprio ora che D'Alema smettesse di fare danno.

Franco Isman


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  24 maggio 2006