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Spudoratezza
di Franco Isman


il bombardamento di Baghdad

Nella seconda “sfida” con Romano Prodi, parlando dell'Iraq il presidente Berlusconi ha detto testualmente:
“Punto primo: non abbiamo partecipato alla guerra.”
“Punto secondo: su richiesta delle Nazioni Unite, così come hanno fatto altri 35 paesi, abbiamo mandato i nostri soldati in missione di pace…”

Assolutamente falso.
I nostri soldati sono stati mandati in Iraq con il risibile pretesto di far da scorta ai futuri convogli umanitari, in piena guerra, quando neppure Bush aveva ancora dichiarata conclusa la campagna militare, quando non vi era ancora stato nessun coinvolgimento dell'Onu e quindi nessuna legittimazione e quando soltanto pochissimi Paesi avevano mandato truppe.

Infatti i grandi bombardamenti sull'Iraq sono iniziati il 20 marzo 2003, la decisione del parlamento italiano sulla “task force” militare è del 15 aprile, l'improvvida dichiarazione di Bush sulla portaerei Lincoln che la guerra era terminata è del 1º maggio, la risoluzione 1546 dell'ONU che autorizza la permanenza in Iraq di una forza multinazionale del 16 ottobre 2003, sei mesi dopo la decisione italiana.

Ma criticare la complicità del governo Berlusconi nella guerra scatenata da Bush pare sia un argomento tabù, per cui anche la macroscopica e spudorata bugia di essere andati in Iraq “su richiesta delle Nazioni Unite” gli è stata condonata.

Franco Isman


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  6 aprile 2006