8 marzo
di Manuela Faccani
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A quelle che hanno portato gli zoccoli.
A quelle che sanno che fare i tortellini e dipingere la Gioconda non è la proprio stessa cosa.
A quelle che parlano di sessualità alle figlie senza vergognarsi.
A quelle che non imitano gli uomini.
A quelle che fanno tre cose contemporaneamente ma non lo trovano tanto giusto.
A quelle che hanno scelto di essere madri e a quelle che hanno scelto di non esserlo.
A quelle che l'8 marzo non è S.Valentino (sai che te ne puoi fare dei tuoi cioccolatini?).
A quelle che non credono "amore" e "sacrificio" siano sinonimi.
A quelle che sono sempregiovani.
A quelle che invecchiano con grazia e con grinta.
A quelle che non si sono rassegnate.
A quelle che non si autoassolvono.
A quelle che guardandosi allo specchio si vedono dentro.
A quelle che si ribaltano dal ridere quando sentono parlare di "crisi del maschio".
A quelle che sono dure e tenere.
A quelle che scaldano cene precotte.
A quelle che le altre donne non sono nemiche.
A tutte noi, compagne di strada. Perché non scordiamo che "Ginger Rogers faceva tutto quello che faceva Fred Astaire, ma all'indietro e coi tacchi alti".
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4 marzo 2003 - agg.8 marzo 2017
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