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Fare politica in rete: il blog
di Primo Casalini


Da quattro mesi partecipo regolarmente ad un blog, quello di Claudio Sabelli Fioretti. Non sto ad indagare sulla bibliografia, vorrei solo raccontare la mia esperienza e quali sono, a mio avviso, i pro e i contro.
Un blog è un diario personale tenuto in rete. C'è la possibilità di scrivere a chi tiene il diario, in gergo il blogger, noi diremmo “il padrone di casa”, “l'animatore” etc, ma, attenzione, non è detto che ciò che gli viene scritto sia pubblicato. Decide lui se pubblicare o meno, non solo, decide anche se tagliare o meno brani dei post che pubblica. Tagliare, non modificare. Quindi, il blog sembra essere autocratico e censorio, ed uno potrebbe dire: viva le chat, viva i forum etc etc. Ma ragioniamoci un po' su e vediamo cosa poi succede in pratica. Sto limitando il campo ai blog tenuti da giornalisti, che non sono più solo diari personali, ma anche politici e culturali. All'estero, questi blog sono molto diffusi e l'impressione che se ne trae è che i giornalisti diano il meglio di sé proprio nei blog, se non altro per un motivo: la concorrenza è diretta e vivacissima. E questo è già un elemento importante: chi tiene il diario è molto interessato ad avere dei partecipanti qualificati al suo blog: se censura uno che dà valore aggiunto, danneggia sé stesso. Poi, il fatto che una persona reale, in carne ed ossa, ti dica: “Se vuoi, scrivimi. Io decido se pubblicarti o no” , questo fatto ha un grande pregio: quello della chiarezza. Che, nel paese della retorica, della ipocrisia, delle parolette mielate accompagnate da sgomitamenti puntuti, è già tanto. Una persona non è un “comitato centrale”: sai almeno con chi prendertela. Che bella cosa! Aggiungo che i post superiori a 500 parole non sono ammissibili, e quindi con questo sarei già fuori, anche se i maestri di prolissità non mancano mai…
Vengo alla mia esperienza reale. Un amico mi ha parlato del blog di Sabelli, ho cominciato a guardarlo, dopo pochi giorni ho cominciato a scrivere ogni tanto: venivano pubblicati il 50% dei miei post. Dopo il primo mese, ho deciso di mettermi alla prova: scrivere con regolarità un post al giorno od ogni due giorni, e conservarli tutti in una mia cartella, sia quelli pubblicati che quelli non pubblicati. Innanzitutto per narcisismo, ma anche perché così mi costruivo il mio diario personale, culturale e politico. E sintetico, per giunta.
Oggi vengo pubblicato cinque volte su sei, e “tagliato” una volta su cinque. E' interessante capire perché non si viene pubblicati o si viene tagliati: si capisce meglio sé stessi e pure l'animatore. Aggiungo che il blog non è selettivo, ma qualitativo: certi giorni vengono pubblicati sette messaggi, certi giorni più di trenta. Non c'è “numero chiuso”. Inoltre si scrive con dati anagrafici reali, non con nickname. Per forza di cose, si impara a scrivere meglio, il che non guasta. Ogni giorno, più di 500 persone reali ti leggono (so consultare Shynistat); nei week end, la metà.
Difetti: Sabelli a volte non aggiorna il suo blog per un giorno e mezzo. Lo capisco: il pane glielo dà il Corriere della Sera, non il blog. Ma in genere gli animatori ci tengono molto al loro blog: è un fiore all'occhiello. Un fiore che diventa frutto.
Poi c'è il data base di e-mail. Sabelli ha qualche migliaio di e-mail a cui scrive due volte alla settimana. Il mio post “Una Woodstock della democrazia” sulla mia esperienza del 14 settembre a piazza S.Giovanni, oltre ad essere pubblicato benchè eccedesse di gran lunga le 500 parole, è stato inviato da Sabelli al suo data-base di e-mail, e pubblicato in diversi siti molto letti. E' pubblicato anche in Arengario.
Guardate che non è in ballo solo il mio narcisismo (tutti sono narcisisti, quindi anch'io), ma è in ballo una cosa ben più importante: l'efficacia della comunicazione culturale e politica in rete. Molti arricciano il naso: ma la rete è stato uno dei fattori del grande successo del 23 marzo, e soprattutto del 14 settembre e del 9 novembre. Forse si arriccia il naso proprio per questo…è forse meglio il “sotto il vestito niente”? Di questi tempi…
Consiglio di leggere, qui in Arengario, tre esempi di discussione nel blog di Sabelli Fioretti: su Excalibur, sul caso Vattimo e su Firenze. Li trovate ne “La settimana sulla stampa” del 17 novembre. Tutto si potrà dire, tranne che siano interventi noiosi o di basso livello.
Grazie per l'attenzione.

Primo Casalini

NDR
Da alcuni giorni, per iniziativa dei Democratici di Sinistra, è on-line il primo blog dedicato alla città di Monza: vi si accede all'indirizzo http://www.monza.blogspot.com.



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  30 novembre 2002