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L'autodromo silenziato
Franco Isman


rumore per tutti
foto Fabrizio Radaelli

La notizia è grossa: la 4º sezione civile del Tribunale di Milano ha emesso un provvedimento ex articolo 700, e cioè in via cautelare, che proibisce a SIAS ed ai comuni di Milano e di Monza (proprietari) “lo svolgimento di attività motoristiche che prevedano l'impiego di mezzi non muniti di idoneo sistema di silenziatore”, il che dovrebbe significare di qualsiasi macchina non omologata su strada e comunque, certamente, delle macchine da corsa.

Il testo delle conclusioni dell'ordinanza.
PQM
Visto l'art.700 c.p.c., in accoglimento del ricorso, nell'ambito dell'Autodromo Nazionale di Monza e fino a quando non saranno adottate idonee misure di limitazione delle immissioni rumorose lamentate dai ricorrenti, inibisce alla SIAS s.p.a. ed ai Comuni di Milano e di Monza, per quanto di rispettiva competenza, lo svolgimento di attività motoristiche che prevedano l'impiego di mezzi non muniti di idoneo sistema silenziatore.
Milano 11.11.05
Il G.I.
Dr. M. Minuta

Gli antefatti.
Il Comitato antirumore di Biassono si è costituito nel 1991 per cercare di trovare rimedio all'inquinamento acustico prodotto dal vicino autodromo per molta parte dei giorni dell'anno che, in occasione del Gran premio, ma non solo, raggiungeva livelli assolutamente insopportabili.
Come nota personale dirò che da casa mia, più in giù del “Re de sass”, ho provato a guardare il Gran premio in TV togliendo l'audio, che arrivava direttamente via etere. E talvolta, con particolari condizioni di vento, il rumore si sente fin sul Ponte dei Leoni.
Poco si era potuto fare prima della legge quadro 447/1995 e dei relativi regolamenti applicativi che regolamentano appunto l'inquinamento acustico ammissibile e non. Ed i tentativi di colloquio con amministrazione comunale e SIAS non avevano portato ad alcun risultato,
Fin dal 1993 quindi il Comitato antirumore con altri enti e persone aveva intentato causa presso il Tribunale civile di Milano a SIAS ed ai comuni di Milano e di Monza, proprietari. Veniva nominato un CTU (consulente tecnico del giudice), affiancato dai consulenti di parte, e venivano fatti approfonditi accertamenti nel corso di un intero anno.
Acquisita la consulenza tecnica che documentava le gravi violazioni dei limiti di legge, gli attori chiedevano al Tribunale un provvedimento cautelare, che è appunto quello depositato cinque giorni fa.

Gli sviluppi futuri.
Il provvedimento del giudice è appellabile, e non v'è dubbio che ciò sarà prontamente fatto.
Bisogna osservare che, pur trattandosi semplicemente di un provvedimento cautelare e non di merito, il dispositivo dell'ordinanza è estremamente dettagliato e motivato tanto da parere quasi quello di una sentenza. Questo può rappresentare un significativo indizio su quella che sarà la sentenza finale e, d'altra parte, che non sarà facile ribaltare le sue conclusioni sia per quanto riguarda il “fumus boni juris” e cioè la possibile fondatezza del ricorso, che il “periculum in mora” e cioè la pericolosità della situazione che non consente di aspettare senza provvedimenti la conclusione del procedimento giudiziario.
D'altra parte il provvedimento sembra in contrasto con un esplicito dettato del DPR 3 aprile 2001, n. 304 che disciplina “le emissioni sonore prodotte nello svolgimento delle attività motoristiche” che, all'articolo 3 comma 5, prevede espressamente, su autorizzazione comunale, la possibilità di derogare dai limiti acustici per un periodo massimo di 37 giorni all'anno.

Tutto questo dal punto di vista legale, ma c'è anche un aspetto politico, e non si può non rilevare come il sindaco abbia autorizzato le diverse manifestazioni sportive all'Autodromo, non soltanto il Gran Premio, costantemente per questo massimo periodo ammesso e cioè per 37 giorni all'anno, senza tenere in considerazione lo spaventoso livello del rumore che, secondo l'attuale provvedimento, rappresenta addirittura una violazione del diritto alla salute, sancito dall'art.2 della Costituzione. E questo non sembra molto congruente con il programma elettorale che prevedeva per l'Autodromo “un programma di interventi di mitigazione e monitoraggio atti a migliorare la reciproca convivenza…”

Franco Isman


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  17 novembre 2005