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Nel Parco
Gli animali nel Parco
di Edoardo Melzi

Airone cenerino

Airone cenerino
Allocco

Allocco
Garzetta

Garzetta
Non tutti i frequentatori del parco sanno che l'oasi verde monzese è anche prezioso rifugio per una sorprendente varietà di uccelli, anfibi, rettili e mammiferi che aumentano il valore e l'interesse naturalistico dell'area.
Ricercatori dell'università di Pavia e del museo di storia naturale di Milano hanno effettuato minuziose ricerche i cui risultati sono stati recentemente resi noti e... le sorprese non mancano.
Si scopre così che il parco è abitato da una consistente popolazione di allocchi che ha qui una delle popolazioni più floride d'Italia in rapporto all'estensione del territorio considerato.
La presenza. così consistente di un rapace notturno al vertice della catena alimentare comporta conseguentemente un'abbondante varietà di potenziali prede: roditori e piccoli uccelli in particolare. Significativa anche la presenza di picchi: sono ben quattro le specie presenti e cioè picchio verde, picchio rosso maggiore, torcicollo e rosso minore. Quest'ultimo in particolare appare notevolmente importante in quanto esso risulta piuttosto raro e localizzato in Lombardia.
Lungo il Lambro e le rogge è facile incontrare la gallinella d'acqua e sono aumentate le osservazioni di airone cenerino, nitticora, garzetta. Il germano reale è diffuso e frequente.
Anche anfibi e rettili contano presenze significative tra cui la rana di Lataste, il tritone, il biacco, la biscia dal collare.
E' un quadro solo parziale, ma rivela il valore di un'area la cui importanza storica e paesaggistica è già abbondantemente nota.
Se nel tempo è progressivamente cresciuto l'interesse nei confronti del patrimonio erboreo (grazie anche a visite guidate assai ben condotte) che purtroppo continua a soffrire per l'incuria e la mancanza di manutenzione costante, il capitolo "fauna" non viene affatto considerato dal piano regionale di riqualificazione del parco. Considerate le specie presenti ciò appare piuttosto grave.
Se a questo si aggiunge l'impatto antropico sempre più pressante, un autodromo in continua quanto assurda espansione, la disattenzione dell'amministrazione locale, si comprende facilmente come questo patrimonio non sia affatto al sicuro, ma viva in condizioni di estrema fragilità.
Per chi volesse approfondire ulteriormente il tema può essere molto utile il bel volume "GLI UCCELLI DEL PARCO DI MONZA", dato alle stampe qualche anno fa e forse ancora reperibile nelle librerie monzesi. Le guardie ecologiche volontarie hanno curato la pubblicazione di due interessanti opuscoli: "GLI ANFIBI DEL PARCO" e "I SERPENTI DEL PARCO" che riguardano però l'intero territorio del parco della Valle del Lambro.

Edoardo Melzi



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26 aprile 2001