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il campanile di oude kerk


Oude Kerk ad Amsterdam
20 agosto 1992
a cura di Giuliano Bovo


Anch'io sono stato in Olanda, e mi sono fermato anche ad Amsterdam. Ma non si può parlare tranquillamente di quel che si è visto ad Amsterdam: nomini Amsterdam , e trovi facilmente chi ti parla di costumi liberi, di spinelli al bar, di donne in vetrina, o peggio ancora, e ti ammicca : “Ah, sei stato ad Amsterdam? “. Tipico di chi non sa guardare, né viaggiare: ma mica sempre si può star lì a puntualizzare, a spiegare: si abbozza un sorriso, e via. Hai voglia di raccontargli i canali, il mare del Nord a ferragosto col vento gelido e freddo - il miglior tè della mia vita, a Camperduin - le mucche interminabili, con qualche isolato allevatore che invece tiene cavalli, e che forse i vicini considerano un originale, i mulini a vento, l'acqua verde dei canali...
Però io, l'ultimo giorno di vacanza, finalmente solo, lasciai i bagagli sulla chiatta e m'incamminai: avevo tutta la mattina davanti, il treno sarebbe partito solo verso le diciannove. Ero libero.

oude kerk dall'alto

Uscii dalla stazione ( Centraal Station ), ritrovandomi nella Prins Hendrikkade. Avevo già in programma di perdermi, come faccio di solito, con cartina o senza: per di più, difficile districarsi fra i nomi delle strade: l'olandese è un tedesco ancora più ostico, e non avevo più la mia cara guida così decisa, e la sua amica dai capelli neri. Mi guardai in giro, attraversai la piazza e m'incamminai, anch'io deciso - era ora! - verso il Damrak. Da lì, svoltando a sinistra, Warmoesstraat; poi, ancora a sinistra, Oudezijds Voorburgwal, a costeggiare il canale. L'avevo allungata un po', ma ormai il più era fatto. Anche per un imbranato come me, bastava seguire il canale - sempre che la cartina non mentisse e io fossi nella direzione giusta. Sulle cartine sembra sempre tutto a due passi, e invece si deve sempre camminare, e camminando tanto insorgono i dubbi: sarò sulla strada giusta, in questo paese accogliente ma straniero? In più, benché fosse agosto - o forse proprio per quello - piovigginava, e il tempo era autunnale. Finalmente raggiunsi quello che doveva essere de Walletjes, " i muretti", il famoso quartiere a luci rosse. Avrei dunque avuto qualcosa da raccontare agli amici! Ma forse non era l'ora giusta, o forse erano i miei pensieri che non stavano passando di lì in quel momento, ma il quartiere si presentava un po', come dire, deserto e poco attraente. Passai proprio davanti alle donne in vetrina e ai bar per fumatori d'oppio, luoghi notevoli d'interesse: però non mi ci fermai, un po' perchè grazie non fumo, ma soprattutto perchè avevo una meta.

interno di oude kerk

Ed era lì, grandiosa ma un po' defilata, con la riservatezza e la bellezza tipicamente olandese, in pietra e mattoni: la Chiesa Vecchia, proprio a due passi da una delle tante serie di vetrine. Meno male perchè ero un po' stanco. Da che parte si entra? La ragazza nell'ingresso è gentile ma formale, non sembra olandese, ha un'aria familiare. Pago il biglietto, mi presenta la guida alla cattedrale. Visto il mio inglese poco allenato, mi segnala che esiste anche in italiano - vuoi vedere che è davvero delle mie parti? Prendo anche quella in italiano, oltre all'inglese, che avevo scelto non tanto per darmi un contegno quanto perchè dopo tutti questi giorni a litigare con l'inglese, lo faccio per abitudine, tutti parlano un po' di inglese, in Olanda. Entro.
Sembra vuota, rispetto alle nostre cattedrali, giusto nel mezzo un antico coro ligneo, l'organista che prova i brani per la funzione di domenica... E' proprio il famoso organo di Jan Westerman, 1724 dice il libro, di quercia con otto mantici e 54 canne dorate, “ attorniato da figure bibliche in legno marmorizzato” .

il grande organo

L'organista, seduto in mezzo a tanta meraviglia, giustamente comincia a suonare, poi s'interrompe e ricomincia ancora. Sta provando, ma è bello lo stesso. Parrebbe Bach, ma forse era Buxtehude. C'è poca gente, quasi nessun turista a parte me, che non mi sento turista - non oggi. Entro nel coro - sembra di attraversare una piazza per arrivarci - è grande, e messo così in mezzo viene in mente una grossa gabbia. Lo so che è irriverente, ma mica si è sempre responsabili dei propri pensieri... A cosa somiglia questa chiesa? Forse a Sant'Ambrogio, che è una chiesa ancora più vecchia. Mi siedo, e per un po' ascolto l'organo; poi anche l'organista se ne va - è passato mezzogiorno da un bel po' - tra poco dovrò cominciare a pensare al ritorno, devo anche passare a ritirare i miei bagagli sulla chiatta. Che tristezza, il ritorno da un viaggio: e questo non è stato un viaggio come gli altri, qualcosa mi rimarrà da questo giro per i canali d'Olanda. Purtroppo - lo so già, non vale la pena d'illudersi troppo - dovrò limitarmi a dei bei ricordi, anche se prima o poi tornerò a prendere freddo e vento sul Mare del Nord, e tornerò a perdermi ad Alkmaar, e tornerò alla Oude Kerk.
Perchè lì, alla Oude Kerk, tra gli accordi dell'organo e la gente distratta, tra il vasto pavimento e i soffitti dorati, lui c'era.
Ripartimmo per Milano la sera, ma ad Amsterdam ho lasciato una parte di me stesso.

decorazione scultorea sottostante l'organo


Milano, 20 agosto 2004
Non sono più tornato ad Amsterdam, dopo quel 1992, ma il ricordo di questa visita improvvisata, l'ultimo giorno di un viaggio in buona compagnia, è ancora ben presente dentro di me. Non che la Chiesa Vecchia (così si traduce l'originale "De Oude Kerk") sia più bella delle nostre chiese, e nemmeno più grande: anzi, abituati come siamo alle nostre cattedrali, si notano subito gli ampi spazi vuoti e le pareti spoglie, un aspetto dovuto in gran parte a vicende storiche e a differenti concezioni religiose; ma è solo la prima impressione. Un po' alla volta, ci si abitua: questa non è una chiesa dei nostri tempi. Spazi simili, e simili sensazioni, li possiamo ritrovare da noi soltanto in chiese molto antiche, come appunto Sant'Ambrogio a Milano. Rileggo il me stesso di 12 anni fa e vorrei ritoccare qualcosa, ma forse è meglio limitarsi ad aggiungere qualche cenno storico.

decorazione in legno    decorazione in legno

La prima fase documentata di costruzione della Chiesa risale alla fine del XIII secolo; ma presto, in meno di 30 anni, Amsterdam cresce di popolazione e di importanza, e bisogna subito ampliare. Il progetto iniziale era di tre navate identiche con un coro nel prolungamento della navata centrale; e la Chiesa venne consacrata a San Nicola, patrono dei marinai. Cinquant'anni dopo fu eseguito un nuovo ampliamento, con il prolungamento delle navate laterali intorno al coro, in maniera concentrica, che ha come conseguenza lo spostamento dell'altare verso il coro. Per mantenere alla Chiesa una forma a croce, vennero costruite delle navate trasversali.
Del 1380 è un transetto a nord, del 1412 la crociera delle navate; e solo nel 1460 viene costruito il transetto della navata sud. Il ritardo nei lavori è dovuto innanzitutto agli incendi che nel 1421 e del 1452 devastarono gran parte della città, costruita in legno; la Chiesa ne rimase miracolosamente salva, ma i lavori si prolungarono nel tempo. Ma in quegli anni ebbe inizio la costruzione della Chiesa Nuova, sul Dam, che ridusse i finanziamenti per i nuovi lavori. La Chiesa Vecchia entrò anche in conflitto con il piano regolatore esistente, che non consentiva allargamenti; ma l'esistenza delle navate laterali rese possibile, all'inizio del XVI secolo, la costruzione delle cappelle laterali a nord e a sud. La navata centrale, la crociera e il coro, furono innalzati per mezzo di una fila di finestre. Forse senza volerlo, i maestri costruttori erano ritornati al modello originale della chiesa sul terrapieno lungo l'Amstel.

biglietto di lotteria del 1558

Nel 1566 la Chiesa fu devastata dagli iconoclasti; ci furono saccheggi e distruzioni. Il cambiamento della Chiesa fu completato dalla vittoria dei Calvinisti nel 1578: le statue dei Santi e gli altari erano già scomparsi, e le pitture e gli sbalzi, che già più volte erano stati ridipinti, furono risparmiati solo perché si trovavano in luoghi irraggiungibili, come le volte. Nel XVII secolo toccò agli interni: inginocchiatoi, monumenti e lapidi di rimembranza. A quel periodo risalgono anche i due organi, uno dei quali, il VaterMiillerorgel (1724), gode di grande fama. La Chiesa divenne una fedele copia della società borghese, convenientemente arredata e decorata. Nel XVIII secolo furono ricostruiti gli esterni e la piazza, e vennero rinnovate le volte di quercia, il che significò un irreparabile danno alle pitture. Nel 1755 l'intera volta venne dipinta di blu di Berlino, ma il processo di degenerazione continuò sotto lo strato di vernice. Fra il 1912 e il 1914 vennero fatti dei restauri di emergenza che non risultarono adeguati. Nel 1951 la Chiesa Vecchia dovette chiudere le sue porte a causa del pericolo di crolli. Per preservare il monumento, venne creata il 25 maggio 1955 la "fondazione della Chiesa Vecchia di Amsterdam"; nel 1955 cominciò la lunga opera di restauro, completata nel 1979 con la riapertura al pubblico.

Le immagini di questo Bel Momento sono tratte dall'ottimo sito Amsterdam Heritage


nei dintorni di oude kerk                    nei dintorni di oude kerk



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  9 ottobre 2004