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Antologia di limericks in italiano 2
a cura di Emilio Gauna


Con i limericks si possono fare tante cose, è bello rispettare la forma classica di Edward Lear, ed è la cosa migliore da farsi, ma dentro questa piccola gabbia ci sono possibilità inaspettate e incredibili. Avere delle regole sembrerebbe una limitazione, in realtà - se le regole sono ben scritte - sono una ricchezza e un grande aiuto. Per esempio, grandi poeti hanno scritto sonetti molto diversi tra di loro; e grandi musicisti si sono attenuti alle regole della forma sonata, o magari al giro di battute del blues, creando capolavori di grande fantasia.
Ecco alcuni esempi, sempre tratti da Linus. Devo ammetterlo: io di limericks così belli non ne ho ancora scritti.






limericks
 
C'era un maestro di Mercatale
che in ascensore portava il maiale:
ma solamente per la salita,
perché la bestia l'aveva istruita
e ben sapeva
scendere
le scale.

(Roberto Gagliardi, Linus febbraio 1973)


Gli sca
li
ni del paese di Pisticci
eran pieni di capricci  e
r
i
l
a
e se qualcuno voleva s
spesso per terra andava a finire.

(Roberto ed Elena Tempesta, Linus marzo 1973)


Un signore grassoccio di Viggiù
si mise a testa in giù,
e, appena si sentì un po' stanco, s
i
g
i
r
ò
ocnaif nu id us
e si promise di non farlo più.

(Letizia Giustolisi, giugno 1973) (girare il penultimo verso...)


E infine questo, opera di Charles Barsotti ( dicembre 1972), che racconta di una discesa dalle cascate del Niagara.

A lovely young maiden named Carol
at Niagara donned swimming apparel.
We heard from the shore:
« Oh, swimming's a bore! »
So she went down
the
falls
in a
b
a
r
r
e
l
l


Emilio Gauna


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  24 aprile 2004