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Antologia di limericks in italiano
a cura di Emilio Gauna


limericks
 
La mia scoperta dei limericks risale agli anni '70, quando la rivista "Linus" ne pubblicò molti, prima con una piccola antologia, soprattutto di quelli inglesi, e poi invitando i lettori a mandarne di propri. Nacque così un "Giro d'Italia in limericks", al quale seguì il "Giro del mondo", sempre in limericks.
La rubrica era curata dai misteriosi Wutki, che io non ho mai bene identificato. I Wutki (erano tre, più Ernesto Zrcadlo) erano molto più rigorosi di me, in quanto a regole; e loro potevano ben permetterselo, essendo dei veri esperti. Io invece faccio un altro mestiere (spero di tornare presto a farlo: sono un analista di laboratorio), e posso permettermi di essere più elastico.

Ecco alcuni di questi limericks, che sono ormai da considerarsi dei classici; e a ben pensarci, è strano che non abbiano un posto nelle antologie scolastiche, magari al posto dei poeti un po' oscuri e involuti che hanno abitato l'ultima metà del Novecento italiano. Ho cercato di reperire i nomi degli autori e di collegarli al numero di Linus sul quale sono apparsi; e spero di non aver fatto troppi errori.


Cercano un posto vicino a Nocera
dove chi è povero non va in galera
dove i signori pagan le tasse
e chi governa ubbidisce alle masse.
Hanno cercato: a Nocera non c'era
(Adriano Colombo, marzo 1973)

C'era un vecchio signore a Viggiù
con i baffi piegati all'ingiù.
Finché un giorno li fece girare
e riuscì finalmente a captare
il secondo canale tv.
("Roberto", aprile 1973)


Un distinto signore a Milano
si gettò dal ventesimo piano.
Tra sè disse: « Non so
quando in fondo sarò,
ma fin qui mi diverto e son sano. »
(Aldo Setaioli, aprile 1973)

Emilio Gauna


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  10 aprile 2004