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Cosa porta la Befana ai bambini a Carbonate?
di Emilio Gauna



 
  limericks
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Limerick è una città irlandese, a 123 miglia da Dublino e a 25 da Tipperary, sul fiume Shannon. Così dicono gli esperti: io non ci sono mai stato, però so che si pronuncia come è scritto, come se fosse una parola italiana.
Limerick è anche il nome di un breve componimento, più o meno poetico, che costruisce una piccola strofa di 5 versi partendo dal nome di un paese o di una località. L'origine è appunto irlandese, e ha origini antiche; si tratta di nonsense, cioè di versi fatti per puro divertimento, senza grandi pretese.
A dargli celebrità fu Edward Lear (1812-1888), che pubblicò a metà '800 "Il libro dei nonsense"; altri grandi esempi di questo genere si possono trovare in Lewis Carroll, l'autore di "Alice nel Paese delle Meraviglie", che rimane il più grande maestro in questo campo, anche se di limericks veri e propri ne scrisse pochini.
Come è fatto un limerick? E' fatto così, secondo lo schema classico di Edward Lear:

Cosa porta la Befana ai bambini a Carbonate?
Ma che strane domande che mi fate!
Porta doni ai bimbi buoni,
ai cattivi van carboni :
come il resto del mondo è Carbonate.


Carbonate è un paese in provincia di Como, nei pressi di Appiano Gentile: 2337 abitanti, 267 metri sul livello del mare; il limerick è invece composto di 5 versi, dei quali il primo, il secondo e l'ultimo fanno rima tra di loro, mentre il terzo e il quarto verso fanno un'altra rima. Detto in termini tecnici, si tratta di "strofette in schema anapestico AABBA", ma con questa definizione già le cose cominciano a complicarsi.
In Italia, il limerick ha una bella tradizione recente: è d'obbligo citare Paolo Debenedetti ("Nonsense e altro", editore Scheiwiller) e Giampaolo Dossena (molti libri, tra i quali "I luoghi letterari", ed. Sugar). Negli anni '70, il mensile Linus pubblicò molti limericks scritti dai suoi lettori.
Ma il bello del limerick, come di tante altre forme chiuse, è che poi si può trasgredire: non esistono regole fisse, il pretesto del limerick può servire per scrivere un sonetto, o un'ottava, o quel che si vuole. L'importante è divertirsi e, magari riuscire a far divertire gli altri.

Emilio Gauna

Questo limerick, in un differente contesto, è già stato pubblicato su Golem l'Indispensabile


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  19 novembre 2003