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RICORDI
Maria Paola Colombo Svevo
Paolo Avesani


Maria Paola Colombo Svevo

Abbiamo appena dato nella chiesa di San Gerardo l'ultimo saluto a Maria Paola.
Don Gino Rigoldi ha scelto la lettura delle beatitudini dal Vangelo di Matteo:

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Poi ha accostato il servizio politico di Maria Paola alle parole di Gesù: si può essere credenti o si può non esserlo, ma il senso della politica deve essere questo: mitezza, sete di giustizia, costruzione della pace, generosità e disinteresse personale. Soprattutto giustizia nella misericordia! Perché la sola giustizia, se non è coniugata con una politica di attenzione agli ultimi, diventa profondamente ingiusta.
Credo che figure come Maria Paola siano ahimè divenute rare nel nostro panorama politico: una donna che senza “quote rosa”, con una bella famiglia con quattro figli sulle spalle, ha saputo coniugare il primario impegno di sposa e di madre con quello di un servizio politico di grande rilievo.
Una donna che “ha fatto carriera” spendendo le sue doti di competenza, di generosità, di amore per il prossimo. Senza sgomitare.
Una politica della prima Repubblica? Averne ancora tante come lei, in questa arena politica fatta di veline e di carrieristi disposti a tutto per un po' di potere (e di danaro…).
Invito infine quanti l'hanno conosciuta (ma anche quanti la conosceranno solo da queste poche righe) a confrontare i loro politici di riferimento con le beatitudini di Matteo. Può essere un esercizio utile per capire e per orientarsi.
Sicuro che Maria Paola ha sempre avuto scolpite nel suo cuore quelle parole; e che da quelle parole si è lasciata guidare nel suo servizio.

Paolo Avesani



Claudio Consonni
December 08, 2010 10:29 PM


Buongiorno, vorrei commentare con poche parole il toccante intervento dell'Avesani

Ero presente al funerale della stimatissima Maria Paola che ricordo come protagonista della vita cittadina dalla carica di vice sindaco nella giunta di centro sinistra DC-PSI Fumagalli dei primi anni 70. Gli anni della partecipazione democratica quando Monza varò, prima in Italia, il decentramento amministrativo coi suoi 8 quartieri ad elezione diretta. Seguì la realizzazione dei servizi socio-sanitari della Regione Lombardia, l'elezione in Senato per il collegio di Lecco e le altre tappe, più note, della vita politica Italiana e Europea.
Per il resto ho fatto qualche nota e collegamento su wikipedia.

Ringraziandovi per la cortese attenzione vi chiedo di avvisarmi non appena pubblicato questo mio commento

grazie e buona giornata

Claudio Consonni



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 21 aprile 2010