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La Costituzione ai diciottenni
di Rosella Stucchi


Morgan e Raffaele Mantegazza
foto Fabrizio Radaelli

Giovedì 3 giugno, teatro Manzoni: “Effetto diciotto”, saluto della Città ai maggiorenni con consegna a ciascuno di una copia della Costituzione e un breve spettacolo sul tema. Una iniziativa dell'amministrazione comunale inaugurata lo scorso anno sotto i portici dell'Arengario.

Due gli artisti in campo, che si sono scambiati i ruoli: il professor Raffaele Mantegazza, rettore dell'università di Milano Bicocca e Morgan, “voce” dei “Blu Vertigo”.
Dopo una breve presentazione dell'assessore alla Cultura Annalisa Bemporad e del sindaco Michele Faglia, il professor Mantegazza, con la disinvoltura e l'incisività di un vero attore, ha percorso, con l'aiuto di un lenzuolo, la vita di un diciottenne: da fantolino cullato dalla mamma a scolaro con il grembiulino, ad adolescente con le prime pulsioni sessuali, a maggiorenne con i relativi diritti e doveri.
Poi un excursus, sempre recitato, sugli avvenimenti principali e in genere tragici degli ultimi diciotto anni, per finire con le tragedie attuali.

Da parte sua Morgan, alias Marco Castoldi, monzese, ex alunno del liceo Zucchi, ha tenuto una lezione sulla Costituzione, rappresentata come un padre che assicura libertà ma pone anche dei limiti, mentre la nostra Italia con i suoi colori, profumi e sapori è la mamma sempre disponibile e accogliente.
Divertente il paragone tra la sua figura di studente che faceva le ore piccole cantando e suonando nell'unico locale di Monza aperto fino a notte, e quindi era malvisto nell'aristocratico liceo Zucchi, e la sua attuale presenza sul palco del Manzoni a fianco del sindaco.
Come finale, per la gioia dei diciottenni, ma non solo, due bellissime canzoni di De Andrè contro la guerra, poi la consegna della Costituzione.

Rosella Stucchi


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  4 giugno 2004