L'Ippovia e la premonizione
La cartolina è stata spedita più di cento anni fa, nel 1901: cari saluti ad un avvocato di Forlì. A quella data già funzionava il tram elettrico che aveva sostituito l'Ippovia. La cartolina rappresenta ancora il tram trainato da due cavalli, nell'attuale largo Mazzini. Forse è domenica o è in corso qualche particolare manifestazione dato che la gente è numerosa, tutta ben vestita per le occasioni ed è diretta in centro. Splendido, sulla sinistra, il parco della Villa Scanzi. Parco poi distrutto come molti altri a Monza. In due cartoline precedenti avevo parlato dei trasporti a Monza e anche del Tramway a cavallo (Un po' di trasporto; 1900 arriva il tram elettrico) ed a quelle rimando per alcune notizie generali. Aggiungo, come riportano le cronache del tempo, che il Tramway a cavalli o ippovia, sostituì il servizio con carrozze nel 1876 . L'inaugurazione fu una gran festa con gente non solo ai capolinea ma anche lungo tutto il percorso. Era tornato il bel tempo dopo giorni di insistente pioggia e otto vetture partirono alle 9 del mattino dell'8 luglio da Milano per Monza, con gli invitati e le varie rappresentanze istituzionali. Il posto d'onore era per il Principe Umberto, allora poco più che trentenne, accompagnato da un generale, dai sindaci di Milano e Monza, da giornalisti . Le cronache ricordano che ci fu anche un piccolo incidente sul percorso dato che la carrozza del Principe e delle autorità, per un piccolo smottamento dovuto alle piogge, uscì dai binari poco prima di Monza, dopo il Casignolo. Quasi una premonizione. Prontamente fu rimessa in sede sui binari dagli operai che accompagnavano la corsa su carretti a parte. In cassetta si era messo il baffuto Emilio Osculati, artefice dell'Ippovia e monzese di nascita. A Monza, il tram è atteso dalla banda e dalla folla che curiosa accoglie il Principe, in quella città dove, 24 anni dopo, sempre in luglio, il 29 per la precisione, sarà ucciso dall'anarchico Bresci (vedi cartoline precedenti). Vi fu un gran pranzo con discorsi e brindisi al successo ed alla capacità dell'industria italiana, il Principe appuntò la croce di Cavaliere d'Italia sul petto dell'Osculati che dicono avesse le lacrime agli occhi. Poi sulle carrozze comparve anche la pubblicità. Nacque persino un aperitivo che si chiamava Tramway, per l'occasione. Alfredo Viganò 28 maggio 2006 |