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Una legge per il Parco
Giacomo Correale
November 18, 2009 11:11 AM


Les feuilles mortes 1
Parco di Monza (in fondo in fondo il Resegone) - foto dell'autore

Questa mattina il consigliere regionale Giuseppe Civati depositerà il progetto di legge dal titolo "Valorizzazione e recupero del complesso monumentale della Villa Reale e del Parco di Monza".
In realtà, questo progetto ha come oggetto specifico il Parco e i Giardini della Villa.
Infatti, come Civati ha spiegato ieri in conferenza stampa, per la Villa esiste già un progetto, il progetto Carbonara, che dovrebbe essere in fase di passaggio da progetto generale a progetto esecutivo. Il condizionale è dovuto alla scarsa trasparenza con cui questo passaggio sta avvenendo.
Nessun progetto esiste invece per il Parco, che pure è parte integrante del complesso monumentale.  Il progetto di legge mira quindi a colmare un vuoto e a portare le scelte relative, sinora rimosse, a un livello politico.
In conferenza stampa sono state avanzate domande su due aspetti chiave: il rapporto tra questo progetto di legge e il neonato Consorzio per la Villa e il Parco Reale, e il finanziamento.
Sicuramente molto dipenderà dalle vicende del Consorzio, su cui pesa il comportamento renitente del Comune di Milano, comproprietario di una parte del Parco (quella a Nord del viale Cavriga). D'altra parte il fatto che la Regione decida di finanziare un programma organico di interventi per il recupero del Parco storico costituirebbe un contributo positivo all'azione del Consorzio, ponendo se mai solo problemi di ripartizione degli oneri futuri.
Quanto al finanziamento, il progetto prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro, considerato congruo (il "Piano per la rinascita del Parco di Monza" approvato con la legge regionale 40/95, attuato sia pure parzialmente,  prevedeva uno stanziamento di 20 miliardi di lire, cioè circa la metà in  valori correnti della nuova legge).
A mio parere la presentazione di questo progetto di legge ha una importanza, prima ancora che operativa (che non gli manca trattandosi di un piano organico e dettagliato di interventi), culturale e conoscitiva.
Sicuramente l'istituzione del Consorzio, al di là delle sue vicissitudini, è stato un passo importante per far sì che Parco e Villa possano essere gestiti in futuro in modo autonomo, con proprie finalità culturali e ambientali d'interesse pubblico e un proprio bilancio rispondente a un progetto di lungo termine, sottratto alle contingenze politichesi.
Ma il problema forse maggiore del Parco è che esso è "un illustre sconosciuto", sia presso il colto pubblico che presso l'inclita plebe, a Monza e altrove. Sono convinto che il punto di maggiore debolezza e rischio per la salvaguardia del Parco è la cultura ambiente e il tipo di notorietà che lo circonda. Tutti sanno che cos'è la Villa e cos'è l'Autodromo, e gli attribuiscono valori che nel caso dell'autodromo sono sicuramente pompati. Tra i due, nell'opinione pubblica mancano solo i leoni.  Non c'è un parco storico, al massimo c'è un "polmone verde", destinato fatalmente a subire all'occorrenza qualche lobotomia. Con le rituali lagrime di coccodrillo.
La presentazione del disegno di legge ha grande importanza soprattutto come contributo a far uscire il Parco dalla ignoranza. Ma è solo un inizio.
 
Giacomo Correale Santacroce


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