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E' arrivato il branco
A Monza una sede per Lealtà Azione.
Franco Isman


I lupi sono arrivati
Venerdì 23 settembre si inaugura la nuova sede di via Dante dell'associazione Lealtà Azione.
Ma cos'è e come agisce questa associazione ? Cominciamo con il programma:

“VITA EST MILITIA SUPER TERRAM”

Lealtà Azione e' una libera associazione di promozione culturale e sociale che vuole costituire una comunità etica, al tempo stesso politica, spirituale ed intellettuale, unendo uomini e donne in una comunione di intenti, d'ideali e d'azione, che agiscono volontariamente nella società con spirito Militante, ovvero con fede, senso del sacrificio, disciplina e senza ricercare utili materiali o profitti personali, perché animati da una concezione etica della vita che si riassume nel rispetto dei Valori tradizionali, nel senso dell'onore e nel rifiuto del compromesso sistematico.
Lealtà Azione e' sostenitrice dell'imprescindibile unione tra ciò che si pensa e le azioni che si compiono. Il pensiero, cioè la visione del mondo che si richiama ai principi dottrinali, sacri e incorruttibili, vive e si concretizza nel momento in cui tramite l'azione trova la sua applicazione. LEALTA' e AZIONE sempre.

Belle parole, un po' di attivismo che potrebbe far sorgere qualche dubbio, ma in sostanza si potrebbe aderire…

Peccato che Lealtà Azione sia in realtà il gruppo degli Hammerskin. “Se gli skinhead si considerano “l'élite giovanile proletaria”, gli Hammerskin vogliono essere “l'élite dell'élite”, i migliori tra gli skinhead, scelti tra quelli che più si distinguono per l'orgoglio di essere skin, la fedeltà ai valori, l'amore per le tradizioni. Nuovi cavalieri di un Medioevo postmoderno, sempre pronti a combattere per la Tradizione, crociati già schierati in difesa dell'Europa bianca e del Sacro Sepolcro.” Scrive il Fatto Quotidiano
“Sono i più decisi fautori della “supremazia della razza bianca”, nati nella seconda metà degli anni Ottanta da una costola del Ku Klux Klan a Dallas, nel Texas, e poi dilagati in Europa, tra concerti di musica pesante e abbondanti bevute di birra. Simbolo, tatuato sul corpo dopo un lungo percorso iniziatico, i due martelli in marcia tratti dal film The Wall, in cui Alan Parker veste d'immagini le musiche dei Pink Floyd. Ma gli Hammerskin ne rovesciano il senso e le intenzioni: il loro doppio martello rappresenta la forza irresistibile in marcia per abbattere i muri che proteggerebbero le minoranze etniche e religiose che minano la Tradizione e la supremazia della Nazione bianca.” Prosegue il Fatto.

L'ottobre scorso hanno organizzato un convegno su Léon Degrelle, criminale di guerra e comandante di una divisione delle Waffen-SS: a Milano, in una sede gentilmente concessa dall'Aler di Milano (l'ente che gestisce le case popolari) e, guarda caso, consigliere dell'Aler è il consigliere comunale milanese Marco Osnato, genero di Romano La Russa, che poi è il fratello del ministro della Difesa Ignazio La Russa, come ci racconta sempre il Fatto.

L'Aler poi ha affittato a Lealtà Azione un negozio in viale Monza che è stato adibito a sede, al modico prezzo di 3300 euro all'anno, e intestatario del contratto è tale Norberto Scordo, leader degli Hammerskin italiani, che ha una storia di tutto rispetto. È stato condannato, insieme ai due fratelli Alessandro e Franco Todisco, per aver aggredito nel 1992 a martellate (appunto) due giovani, un ragazzo e una ragazza di 18 anni, appena usciti dal Centro sociale Leoncavallo. In seguito è stato arrestato per aver pestato a sangue alcuni punkabbestia, alle colonne di San Lorenzo. Processato per direttissima, è stato condannato a sei mesi di carcere.

fb
dal blog Naviglio parlante

Sul sito Facebook di Lealtà Azione di Magenta il 25 aprile hanno scritto:
“Più il tempo passa più ad ogni 25 aprile sono sempre meno…costretti ad arruolare omosessuali e neri per fare numero…noi camerati invece abbiamo la certezza, uccidendo a piazzale loreto l'uomo resero l'idea immortale…A NOI!”.

Povera Monza, povera Italia: ho cambiato idea… non aderisco !

Franco Isman

Apprendo dalla Cronaca del consiglio comunale del 19 marzo di Armando Pioltelli che lo stesso giorno venerdì 23 settembre alle ore 12:15 avverrà l'intitolazione ufficiale a Sergio Ramelli dei giardini di via Calatafimi (dalle ore 14:30 il consiglio sarà impegnato, in seconda convocazione, nella 56º seduta di discussione del nuovo PGT che comporta una colata di cemento di qualcosa come 4 milioni di metri cubi).
Ne abbiamo già scritto 25 aprile e Sergio Ramelli affermando che se è certamente vero che tutte le vittime del terrorismo sono meritevoli di compianto e di ricordo, indipendentemente dal loro colore politico, è altrettanto vero che la scelta fatta dall'amministrazione ha una precisa connotazione politica.
Se si fosse davvero voluto commemorare le vittime del terrorismo e fare un gesto di pacificazione, altre avrebbero dovuto essere le scelte: dall'intitolazione ad un servitore dello stato ammazzato dai terroristi a quella, dicevamo, a tutte le giovani vittime del terrorismo, indipendentemente dalla loro appartenenza e da chi fossero state ammazzate. Ma la scelta, segno dei tempi, è caduta su una singola giovane vittima di una precisa parte politica.

La coincidenza dei due avvenimenti: intitolazione dei giardini ed inaugurazione della sede dei nazi-skin è davvero casuale ? Può darsi, certo che la somma dei due avvenimenti quasi in contemporanea è davvero terrificante. Un minimo di sensibilità politica avrebbe dovuto imporre al comune almeno uno spostamento della data dell'intitolazione.
Fr.I.


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  20 settembre 2011