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Arridateci la ciclabile !
Serena Antonielli


c'era una volta... or non c'č pių !
c'era una volta... or non c'č pių !

La pista ciclabile delle vie Monte Cervino – Monte Bianco è stata una delle prime opere realizzate dalla passata amministrazione Faglia.

Era appena nata e già, negli ambienti delle due ruote, venne soprannominata “la pista della discordia”… eh sì, perché a Monza, tranquilla cittadina che un dì, forse, sarà capoluogo di provincia, nulla di nuovo avviene senza che si muovano immensi polveroni…

Già, perché la pista, realizzata con un paio di strisce di vernice, senza grosse spese, impediva e ostacolava il “parcheggio selvaggio” delle auto.
Già, perché per realizzare la medesima pista, erano stati creati posti auto a spina di pesce, dal lato opposto della strada.
Tutto ciò venne definito pericolosissimo, insicuro, instabile, fuori dall'immaginario del cittadino monzese medio.

Insomma quella neonata pista, apparentemente, sapeva più di seccatura che altro: era un fastidio per tutti, negozianti per primi, che riportavano le lamentele dei clienti, impossibilitati a posteggiare le auto a cavallo del marciapiede.

Anche Monza in Bici mosse le sue critiche “costruttive”, la bicicletta è un mezzo di trasporto, il cui uso va incentivato, e non uno strumento di campagna elettorale.
Forse si sarebbe potuto operare in maniera più accurata, creando subito la connessione con la pista ciclabile di viale Vittorio Veneto. Forse dei cordoli protettivi avrebbero reso il percorso più sicuro, separandolo dalla carreggiata, ma i soldi a disposizione, come sempre, erano troppo pochi in proporzione alla quantità di opere da mettere in pratica.
Forse, alla luce di qualche incidente avvenuto, bisognava eliminare qualche parcheggio in corrispondenza degli incroci che attraversano il viale alberato.

Tuttavia, nel corso della sua breve vita, tutti impararono ad usarla per connettersi con le piste del canale Villoresi, per andare da Triante in centro e viceversa, senza passare dalla trafficata e pericolosa via Cavallotti.

Nel “Censibici 2007” contammo 500 passaggi in 4 ore. Grande risultato!

Poi ci furono nuove elezioni e una nuova campagna elettorale. Monza in Bici inviò a tutti i candidati sindaco il suo documento programmatico, del quale riportiamo alcuni passaggi salienti:

“1 – UNA DIFFUSA RETE DI ITINERARI CICLABILI IN CITTA' interconnessa senza interruzioni che colleghi tra loro i quartieri, le stazioni ferroviarie e degli autobus pubblici; gli uffici pubblici (poste, tribunale, comune ecc); tutti i luoghi di forte attrazione come il Parco, i mercati rionali, gli ospedali ecc.
2 – INTERVENTI DI MODERAZIONE DEL TRAFFICO NEI QUARTIERI per ottenere una maggiore sicurezza nelle strade urbane ed una generalizzata riduzione delle velocità, in modo da incrementare gli spostamenti ciclabili e pedonali.
3 – PARCHEGGI PER BICICLETTE E RASTRELLIERE diffuse in tutta la città e localizzati nei luoghi di maggior affluenza ben attrezzate e con la relativa copertura.”

Alleghiamo, per dovere di cronaca e dal momento che è il nostro sindaco attuale, la risposta dell'allora candidato Marco Mariani
“Siamo formalmente d'accordo con quanto contenuto nella vostra mail. Gli argomenti e i temi affrontati sono molto importanti e vasti, per questo motivo credo si debbano fare degli studi approfonditi…”
“Nel caso di vittoria della mia coalizione, terremo in considerazione le vostre richieste e soprattutto vi chiederemo di mettere a disposizione la vostra esperienza in tema di biciclette e piste ciclabili per il completamento del Put della nostra città. E' nostra intenzione completare l'anello delle piste ciclabili monzesi in modo che la città sia totalmente servita, prestando particolare attenzione in prossimità degli incroci più critici per evitare situazioni pericolose”
“Al di là di ogni posizione politica credo che sia importante incrementare l'utilizzo della bicicletta”
“Con la speranza che il nostro invito a una collaborazione per il bene dei cittadini monzesi venga accolto, ringrazio per la segnalazione e auguro un buon lavoro”
Cordiali saluti - Marco Mariani

volantino
La pista ciclabile di via Monte Bianco – Monte Cervino è stata rimossa lo scorso autunno.
Il metodo ci ha lasciati annichiliti, le motivazioni sono state abbastanza vaghe e banali, non ne abbia male la giunta, per carità, ma nessuno ci ha chiesto un parere prima della rimozione.
Monza in Bici nella totalità dei suoi componenti era interamente a disposizione per collaborare e dare eventuali suggerimenti, frutto dell'esperienza nel settore.

Abbiamo fatto presente la gravità del fatto, l'interesse della comunità (moltissime le mail inviate in assessorato da parte di soci e simpatizzanti) nel mantenere attiva una linea di collegamento ciclabile tra la periferia e il centro.

Con il passare delle settimane ci si è resi conto che, con la parola “pericolosa“ oppure con la frase “l'intervento è stato portato avanti per ragioni di sicurezza”, sono stati intrapresi altri interventi di rimozione (uno degli ultimi lo spianamento dei dossi in viale Campania).

Del resto la storia della pista è largamente documentata sul nostro sito (www.monzainbici.it) e si sono investiti carta, tempo e interviste.

Quello che chiediamo è molto semplice:
1)        che la giunta mantenga le promesse fatte in campagna elettorale;
2)        che la pista venga riprogettata e ricostruita nell'ambito della ristrutturazione e della riqualificazione della viabilità della zona, in concomitanza con l'interramento del viale Lombardia;
3)        che Monza in Bici venga coinvolta in tali fasi di riprogettazione.

Per sostenere le nostre attività e sollecitare una risposta positiva da parte dell'amministrazione comunale abbiamo pertanto organizzato un pacifico presidio/evento per sabato 17 maggio alle ore 10.00
Ci sarà un gazebo informativo e ci auguriamo partecipino tanti concittadini, desiderosi di circolare in bici in tutta sicurezza.

Vi aspettiamo!!!

Serena Antonielli
vice-presidente “Monza in Bici – FIAB”


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  6 maggio 2008